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A de Biasi non basta solo dire grazie

di Marina Beccuti

In queste ore convulse, dalla disfatta contro la Fiorentina di domenica all'esonero di De Biasi e al ritorno di Novellino, c'è stato molto frastuono, critiche, commenti e di tutto un po'. Ora, a mente fredda, è dovere, anzi piacere, con un pizzico di rammarico e nostalgia, porgere a Gianni De Biasi il nostro saluto, che non sarà mai un addio, perchè, comunque vada e sia stato contrastato il rapporto tra il tecnico veneto e l'ambiente granata, resterà un personaggio indimenticabile nella storia granata.  

Gli allenatori, si sa, sono l'anello debole della catena calcistica, coloro che pagano per tutti perchè soli. Come si dice, non è possibile cacciare i giocatori della rosa, forti di contratti a lunga scadenza e con ingaggi piuttosto alti e Cairo non è certo uno che paga poco, nonostante si dica che abbia il braccino corto. E' solitario il portiere davanti ai pali, ultimo baluardo della squadra, colui che si becca il gol anche senza colpa, è figlio unico il mister che sta in panchina a rimuginare sui suoi giocatori quando non rendono a dovere. 

De Biasi si è sempre comportato in modo professionale e umano, forse troppo, perchè con certi personaggi essere signori e uomini veri invece che una virtù è un difetto. Forse doveva dire di no a Cairo a metà aprile quando fu richiamato dal Levante per salvare il Toro, ma l'orgoglio di fare un'impresa ha preso il sopravvento. Quando i giocatori dicono che non è vero che lo spogliatoio rema contro al mister, c'è sempre un pizzico di ipocrisia, magari non è voluto, può essere l'effetto psicologico negativo, ma in fondo un po' se ne fregano, perchè tanto a rischiare non sono loro, ma il tecnico parafulmine. De Biasi ormai s'è fatto la scorza e probabilmente metterà a frutto quest'esperienza agrodolce per fare bene altrove. 

Un giorno o l'altro lo rivedremo nuovamente sulla panchina del Toro, oppure in un altro ruolo, che può ricoprire benissimo, ma per il momento, come consiglio da amica, resti fuori dalle beghe granata e vada a purificarsi altrove. Tanto sa che la sua futura squadra diventerà un po' anche la nostra, perchè De Biasi al Toro ha fatto del bene e la gente gliene sarà sempre riconoscente. In bocca al lupo Gianni, con tanto affetto e gratitudine.