A Firenze, ma già pensiamo al Bologna
Flavio Bacile
Ci vuole lo spirito giusto, quello della grande squadra, per uscire da Firenze con un risultato positivo, non basta la rabbia agonistica, lo spirito di squadra, la voglia e il sacrificio, bisognerà mantenere concentrazione e lucidità al massimo, leggere bene l’incontro, sferrare il colpo giusto al momento giusto.
Il rischio che la partita contro il Bologna possa obnubilare, seppur inconsciamente, la testa ed i pensieri dei granata esiste; forse, non fino al punto da farci dimenticare che la salvezza del Toro passa anche per Firenze, ma quasi, il pericolo di farsi trasportare mentalmente alla prossima partita c’è, si sente, è lì, dietro l’angolo, con tutto quello di negativo che si porta dietro.
In casa Toro si prepara l’ennesima settimana di passione, basta farsi un giro nei luoghi di ritrovo della tifoseria granata per toccare con mano il fermento e l’eccitazione di questi giorni. In sette giorni si decide gran parte della stagione, Firenze, il Bologna, con nel mezzo una data, che è la data della commemorazione, del ricordo degli Immortali, il 4 Maggio, e non è banale che tutto questo avvenga quasi contemporaneamente, passato, presente e futuro.
Ma, prima c’è la Fiorentina, Cairo, Foschi e lo stesso Camolese lo hanno ripetuto più volte, quasi a voler focalizzare il primo obiettivo, e da Firenze il Toro deve uscire con un risultato positivo, non ci sono dubbi; una vittoria sarebbe una autentico toccasana, il pareggio rimanderebbe tutto alla prossima, con tutti i rischi che una singola partita si porta dietro.
La Fiorentina di Prandelli, in questo momento, è un avversario temibilissimo, superata la burrasca, con la contestazione al tecnico da parte di una frangia della tifoseria, i viola hanno ripreso ha marciare al ritmo giusto, conquistato il quarto posto, ritrovato il gioco e Gilardino, il bomber, che con i suoi diciotto gol è tornato sui livelli di Parma e del suo primo anno al Milan.
Fiorentina, che è, l’autentica bestia nera del Toro targato Cairo, principalmente in campionato, riuscendo sempre a portare a casa l’intero bottino, con sconfitte per i granata spesso pesanti, e destabilizzanti, almeno per la guida tecnica.
Per quanto attiene al Toro, e alla formazione che affronterà i viola, i dubbi da sciogliere sono tanti, e l’unico reparto, dove regna sovrana l’abbondanza, è la difesa, con il rientro di Ogbonna, quello quasi certo di Rivalta, l’outsider Dellafiore, e la perdurante buona forma di Natali e Franceschini.
Maggiore incertezza per attacco e centrocampo, ed i motivi, in questo caso, sono contrapposti. In attacco, le scelte possibili di Camolese, sono limitate, tre uomini, Rosina, Stellone, e Bianchi per due o tre posti, con D’onofrio convocato dell’ultima ora, a seconda se il tecnico decida per il suo classico 3.4.3, o per un più “tranquillo” 3.5.2, con Gasbarroni alle prese con l’ennesimo problema muscolare della sua travagliata stagione, Ventola out ed Abbruscato non ancora pronto per un rientro a tempo pieno.
Per il centrocampo, il problema è invece doppio, il primo legato alla perdurante assenza di Corini e Zanetti, con il “Genio” vero rimpianto di Camolese per questa partita, il secondo, legato al gran numero di diffidati, otto sembrerebbe, tutti a rischio, in caso di ammonizione, di saltare lo spareggio interno contro gli emiliani.
I dubbi di Camolese sono quindi tanti, alla fine, la scelta ricadrà sui giocatori fisicamente più in palla, con un occhio, ma forse anche due, alla partita successiva, dove tutti, e ribadisco tutti, dovranno essere al top. Richiamando alla mente, l’obiettivo più volte dichiarato dal tecnico, in pratica, quello di far sentire tutti importanti, e non solo parte del gruppo, non mi sento di escludere sorprese dell’ultima ora.
Per come la vedo io, in attacco Camolese farà nuovamente ruotare tutti, quindi qualcuno partirà dalla panchina, ma tutti troveranno spazio durante i novanta minuti, a centrocampo potrebbe risalire Ogbonna con Rubin confermato sulla sinista, con i due centrali quasi obbligati, in difesa, Dellafiore e Rivalta se la giocheranno fino all’ultimo minuto, con HDF favorito.
Resta l’ultimo dubbio, un centrocampista in più, o le tre punte?
Lo sapremo solo pochi minuti prima della partita, ed è giusto che Camolese abbia questo dubbio.
In fondo, si scrive Fiorentina, ma si legge Bologna.