A gennaio un mercato riparatore degli errori estivi o di prospettiva?
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Si sa che nella sessione invernale del calciomercato fare affari é ancora più difficile che in quella estiva perché chi ha giocatori validi se li tiene ben stretti e i calciatori che sono cedibili il più delle volte é perché trovano poco spazio e quindi per giocare di più vorrebbero andare altrove. In più c’é da tenere in conto che se servono dei rinforzi devono essere giocatori che fisicamente stanno bene e che hanno una buona forma fisica che permetta loro di mettersi a disposizione subito del nuovo allenatore. Senza scordare che una squadra che ha carenze e difficoltà ha bisogno che i nuovi entrino nel sistema di gioco nel più breve tempo possibile, ragionevolmente in non più di una decina di giorni, altrimenti il tempo passa e le situazioni critiche si cristallizzano sempre più pesando inevitabilmente sulla classifica finale.
Il Torino vuole riuscire a mantenere l’obiettivo stagionale, come ha detto Masiello giovedì al termine dell’amichevole con il Venaria Reale “L’obiettivo rimane quello di ripetersi e migliorare, ci teniamo a fare meglio della passata stagione”. Quindi il settimo posto sarebbe poco, visto che é insufficiente per accedere all’Europa League, non si può sperare che qualche squadra incappi nei problemi che lo scorso campionato ha avuto il Parma, di conseguenza serve almeno il sesto. Per ottenerlo però i granata devono risalire sette posizioni e per riuscirci é inevitabile che incrementino il numero dei gol segnati. Ecco quindi che si ritorna a bomba sul discorso del mercato di gennaio.
Cairo ha dichiarato che dei rinforzi arriveranno e l’orientamento é che siano giovani tra i 24 e i 26 anni quindi si tratterebbe di giocatori con un po’ d’esperienza, ma anche di prospettiva futura. Visto che il Torino ha l’esigenza di correggere il tiro del mercato estivo sotto un certo aspetto servirebbero un paio di giocatori di profilo medio-alto e di buona esperienza che siano subito utili alla causa, se hanno un’età compresa fra i 24 e i 26 anni il loro costo é decisamente elevato, sia per il cartellino, superiore ai 3/4 milioni di euro, sia per l’ingaggio, più di un milione e mezzo, che sono i parametri massimi finora adottati dal Torino. Se invece hanno un età decisamente superiore e quindi rientrano nella cosiddetta categoria degli “usati sicuri” allora i costi potrebbero più o meno rientrare nei parametri che è solita adottare la società granata. Allo stesso tempo i nuovi potrebbero rientrare anche nei giocatori di prospettiva se la loro età non superasse i 30 anni, sempre che s’inseriscano e riescano ad esprimersi al meglio e non solo ci mettano tanta buona volontà e massimo impegno, perché finora lo hanno fatto e molto anche Quagliarella e Amauri, tanto per fare due esempi, ma non sono riusciti a far fare il salto di qualità alla squadra loro malgrado.
Una cosa é certa: é inutile che la dirigenza del Torino si orienti su giocatori equivalenti a El Kaddouri, Sanchez Miño, Benassi, Martinez o Ruben Perez perché non sarebbero pronti subito e quindi risulterebbero inutili, gli esperimenti in prospettiva non danno garanzie già in estate, figuriamoci a gennaio quando riapre i battenti il mercato definito non a caso di riparazione.