.

A Mihajlovic servono giocatori con personalità e qualità tecniche

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Con Mihajlovic si vedrà un altro Torino perché l’allenatore serbo ha una concezione del gioco che si basa su pressing, dinamicità, velocità d’azione, verticalizzazioni, intercambiabilità dei ruoli da parte dei calciatori, giocate semplici e lineari, raddoppi di marcature sui portatori di palla avversari, movimenti che facilitino la manovra offensiva, pochi ripiegamenti difensivi e minimo utilizzo del giro palla. Con un tale tipo di gioco i passaggi devono essere effettuati su traiettorie sicure, non facilmente intercettabili dagli avversari, si deve avere coraggio nella scelta delle giocate senza farsi frenare dal timore di sbagliare, è doveroso avere qualità tecniche buone che supportino la visione del gioco e, soprattutto, serve rapidità di pensiero per scegliere la cosa migliore da fare.

Tenendo il baricentro alto per avere la predominanza territoriale nella metà campo avversaria e sfruttando l’ampiezza del campo si ha sicuramente un gioco offensivo che per essere attuato ha, però, bisogno di giocatori con personalità e qualità tecniche. E’ presumibile quindi che il Torino apporterà, su richiesta di Mihajlovic, cambiamenti perché, per quello che si è visto in questa stagione appena conclusa, è difficile pensare che tutti gli attuali giocatori della rosa abbiano il temperamento giusto per il gioco che professa l’allenatore serbo, salvo che non lo tenessero nascosto e non osassero farlo emergere.

Un Torino più grintoso che rispecchia il temperamento del suo nuovo allenatore dovrebbe essere quello della prossima stagione ed è così che se lo aspettano i tifosi, che stanno fremendo in attesa che sia annunciato ufficialmente Mihajlovic alla guida della squadra. Un Torino che abbia come obiettivo l’Europa League e che lotti fino alla fine senza mai risparmiarsi per centrarlo.