A quando i rinforzi per la difesa?
Fonte: Elena Rossin
I sessantasei gol subiti nella passata stagione gridano vendetta perché hanno vanificato i settantuno realizzati e relegato il Torino al nono posto. Rinforzare la difesa sarebbe dovuta essere la priorità del mercato e, invece, il giorno del raduno per iniziare la nuova stagione c’è stato solo l’avvicendamento fra Hart e Sirigu in porta e l’approdo dei giovani Bonifazi, Lyanco e Milinkovic-Savic in entrata, mentre in uscita si sono registrati gli addii di Padelli, per fine contratto, e il ritorno di Carlão all’Apoel Nicosia oltre alla non convocazione di Ajeti nella speranza che accetti la cessione o il prestito a chi è interessato ad averlo nella propria rosa. Troppo poco per rendere la squadra meno vulnerabile.
Passare da Hart a Sirigu non ha cambiato il potenziale per quel che riguarda il portiere, grossomodo i due si equivalgono. Bonifazi, Lyanco e Milinkovic-Savic sono giocatori di prospettiva e proprio per questo stanno ancora lavorando per diventare dei protagonisti del mondo del pallone e non hanno mai giocato in serie A. Sono ragazzi tutti da scoprire e non si può chiedere loro nulla se non grande impegno negli allenamenti e tanta voglia d’imparare in modo da convincere Mihajlovic a concedere loro spazio in campo durante le partite ufficiali, le amichevoli sono solo test per soppesarne la consistenza. La cessione a titolo temporaneo con diritto di riscatto all’Apoel Nicosia di Carlão era quasi scontata perché, purtroppo, il giocatore, arrivato lo scorso gennaio, anche a causa di alcuni infortuni non ha avuto modo di mettersi in mostra e quando ha avuto la possibilità di giocare, non ha demeritato, ma neppure fatto la differenza. Per quel che riguarda Ajeti, arrivato la scorsa estate proveniente dal Frosinone, non è mai riuscito a dimostrare di essere pronto per giocare in una squadra che ambisce a posti dal centro classifica in su e di conseguenza non rientra nei piani tecnici.
Altri rinforzi in difesa per il momento nessuno. Non sono mancati i giocatori accostati al Torino e neppure più o meno approfondite trattative, però, non c’è stato ancora l’affondo. Le piste che portavano a Ferrari e Tonelli si sono molto raffreddate, Paletta in uscita dal Milan ha anche altri estimatori, Sassuolo e Valencia, e il club rossonero chiede 3-4 milioni, mentre il Torino non sembra disposto ad andare oltre all’uno. Cristian Zapata, altro difensore centrale in uscita dal Milan, costa ancora più caro, 7 milioni e in più ne guadagna 3 ed è fuori dai parametri relativi agli stipendi del Torino. Acerbi, altro potenziale elemento che sarebbe utile a Mihajlovic, è valutato dal Sassuolo 15 milioni e gli emiliani hanno già rifiutato le proposte di Zenit e Galatasaray, che si erano spinti rispettivamente a 9 e 10, e ovviamente quella del Torino che era arrivato a offrirne 8. Anche Astori è finito nelle mire dei granata, ma la Fiorentina non è disposta a cederlo, almeno al momento.
Mihajlovic non può fare a meno di difensori che aumentino il tasso qualitativo del reparto e che abbiano capacità comprovate ed esperienza, serve almeno un centrale. Avere gli uomini subito è fondamentale in modo che possa impostare il lavoro nel miglior modo possibile per evitare che la squadra subisca troppi gol com’è avvenuto nello scorso campionato. Il riuscire ad andare in Europa passa inevitabilmente dall’avere una difesa solida e affidabile.