A una settimana dall’inizio del campionato c’è curiosità per il Torino di Giampaolo, ma anche apprensione
Fonte: Elena Rossin
E’ iniziato il conto alla rovescia e tutti sono già concentrati sul debutto in campionato che prenderà il via fra una settimana esatta. Il Torino che con l’arrivo in panchina di Giampaolo ha varato un nuovo corso a che punto è dopo venticinque giorni di allenamento? Questa è la domanda e per cercare di dare una risposta bisogna inevitabilmente partire dal mercato. La squadra è quella dell’anno scorso con in meno De Silvestri, che a fine contratto si è accasato al Bologna, e Ola Aina, andato in prestito al Fulham, e in più Linetty, Rodriguez e Vojvoda. Va anche considerato che Baselli è out poiché si sta riprendendo dall’operazione al ginocchio e non sarà a disposizione ancora per un bel po’, nella più rosea delle ipotesi fino a novembre e più realisticamente fino a dicembre. Giampaolo basa il suo credo calcistico sul 4-3-1-2 e sono fondamentali il play davanti alla difesa e il trequartista che però mancano per cui l’allenatore sta provando in quei ruoli giocatori che si sono messi a disposizione con buona volontà e tanto impegno, ma che non hanno del tutto le caratteristiche tecniche per assolvere a questi dettami. Il gruppo squadra è da gestire poiché vi sono parecchi calciatori che non rientrano, chi più chi meno, nel progetto tecnico e che finora non hanno trovato collocazione altrove.
La preparazione estiva è stata differente da quella degli anni scorsi condizionata da un periodo breve di sosta tra la fine della scorsa e l’inizio di questa stagione, il calciomercato durerà fino al 5 ottobre per cui potranno esserci ancora variazioni negli organici e bisognerà continuare a fare i conti con eventuali positivi, asintomatici o no, al Covid, ma questo vale per tutte le squadre.
Il Torino durante la preparazione ha dovuto fare i conti alcuni infortuni. Un giocatore è risultato positivo al Covid. Qualche altro si è acciaccato Verdi, distrazione all’adduttore lungo della coscia sinistra, e Ansaldi, affaticamento muscolare al polpaccio sinistro. Oltre a Baselli altri due avevano da smaltire infortuni pregressi: Singo, postumi della lussazione scapolo-omerale anteriore della spalla sinistra accadutagli il 31 luglio, e Lyanco, che a inizio agosto si era sottoposto alla pulizia del ginocchio. I granata hanno disputato tre amichevoli e forse ne faranno ancora un’altra, se la società riuscirà a organizzarla stante i tempi ristretti, tutte con formazioni di Serie C due delle quali senza sette giocatori che erano impegnati con le rispettive nazionali, Belotti, Sirigu, Linetty, Rodriguez, Vojvoda, Lukic e Ujkani, e sarà un caso però in questi due match sono arrivati un pareggio con la Pro Patria e una sconfitta con la Pro Vercelli.
Da una parte c’è quindi la curiosità per il nuovo corso del Torino targato Giampaolo, ma non manca anche l’apprensione dovuta al fatto che la squadra è incompleta e al contempo l’organico è da sfoltire. E’ d’obbligo per il Torno far dimenticare la scorsa stagione con la salvezza arrivata a due giornate dal termine, i troppi gol subiti e la difficoltà a segnare, Per quello che si è potuto vedere finora nelle amichevoli Giampaolo ha dato la sua impronta organizzando il gioco caratterizzato dal pressing alto, dalla rapidità della manovra, anche quando c’è bisogno di recuperare palla e far ripartire l’azione, giocate a due tocchi meglio ancora se uno e la squadra che all’unisono deve muoversi come una fisarmonica e occupare bene gli spazi in campo. Su quanto però sia stato recepito e se i giocatori riusciranno a tradurre la teoria in pratica è tutto da verificare e le prima partite a iniziare da quella con la Fiorentina sabato prossimo e a seguire le successive con Atalanta, Genoa e Cagliari daranno le prime indicazioni.