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Adams: “Mi trovo bene sia a cominciare dall’inizio sia a subentrare durante la partita. I tifosi mi aiutano"

di Elena Rossin
Fonte: Dall'inviata al JD Store Elena Rossin
Ché Adams

Alla presentazione della terza maglia del Torino al JD Store presso il centro commerciale Le Gru di Grugliasco, comune alle porte di Torino, era presente l’attaccante del Torino Ché Adams, che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti.

Qual è la cosa che l'ha colpita di più in quest’inizio d’esperienza italiana?
“La gente è molo brava, sono stati tutti molto carini con lui. Mi sto trovando bene ed è una cosa che apprezzo parecchio”.

Qual è la più grande differenza rispetto alla sua esperienza in Gran Bretagna?
“Il tempo (ride, ndr), è totalmente diverso. Poi il cibo e a parte questo direi nient’altro”.

Qual è il suo cibo italiano preferito?
“La pasta, tutti i tipi di pasta. Tutta la pasta (Lo ha detto in italiano, ndr)”.

Mister Vanoli nello specifico che cosa le chiede di fare in campo?
“Chiede molto agli attaccanti, Chiede tante combinazioni tra le punte e io mi sto trovando bene”.

A vederla sembra che le sia indifferente giocare dall’inizio o subentrare a gara in corso visto che è sempre comunque decisivo. E’ una sua caratteristica  questa?
“La stagione è partita bene, ho fatto molti gol. Spero di andare avanti così perché voglio aiutare sempre di più la squadra. I tifosi mi stanno aiutando molto ad avere confidenza con il gol. Non ho un segreto per giocare dall’inizio oppure no, ma uno dei motivi per cui sono venuto in Italia è che il il calcio italiano si adatta molto alle mie caratteristiche, mi trovo molto bene sia a cominciare dall’inizio sia a subentrare dalla panchina. Spero di continuare così”.

Si aspettava questo impatto così positivo?
“No, non me l’aspettavo di iniziare così bene. Ho giocato ogni partita e sono state tutte diverse, mi piace giocare in questa squadra e sono contento”.

Qual è la difficoltà più grande che ha avuto nell’affrontare il campionato italiano?
“In Italia la difficoltà più grande è che le squadre si difendono molto di più e di conseguenza c’è meno spazio per gli attaccanti. Le partite essendo così difensive mi ricordano un po’ una partita a scacchi”.

Sta studiando l’italiano? Chi la sta aiutando di più nell’imparare l’italiano fra i componendi dello staff e i compagni di squadra?
“(Ha risposto in italiano, ndr). Capisco un po’ l’italiano, ma parlarlo è più difficile. Tutti mi stanno aiutando, (Poi ha proseguito in inglese, ndr) il mister, Godinho mi traducono le loro indicazioni durante gli allenamenti e così capisco tutto”.

Che partita si aspetta contro l’Inter, squadra molto forte?
“(Ha risposto ancora in italiano, ndr) Difficile. (Poi in inglese, ndr) Sarà molto difficile. L’Inter è una squadra di caratura mondiale e sta attraversando anche un buon momento, ma il calcio è pazzo quindi chissà cosa potrà succedere”.


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