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Adesso al Torino e a Nicola serve essere padroni in casa propria

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Dopo l’aver portato a cinque i punti il vantaggio sulla terzultima, consolidato il quartultimo posto e mantenuto inviolata la propria porta per due partite consecutive è arrivato il momento per il Torino di vincere la prima partita in casa del campionato. Non si tratta solo di continuare la striscia positiva e dare ancor maggior peso alla vittoria sul Cagliari ottenendo altri tre punti per non ricadere nella “pareggite” o peggio, ma si tratta di superare quello scoglio psicologico di non essere padroni in casa propria. E in aggiunta tornare a vincere per due volte di seguito, cosa che manca dalla fine del girone d’andata dello scorso campionato ed ormai da allora sono passati più di tredici mesi.

Essere padroni in casa propria aumenterebbe l’autostima, cementerebbe ancor di più il gruppo e infonderebbe altra consapevolezza di non essere solo una squadra che tenta di salvarsi racimolando punti più con la forza della disperazione e grazie alle incapacità altrui che per le proprie qualità. Oltretutto tenuto conto che venerdì sera l’avversario sarà il Sassuolo, che è all’ottavo posto, ha ben 15 punti in più e in questi anni si è imposto come realtà del calcio nostrano affrancandosi dall’essere una provinciale, la vittoria avrebbe un peso maggiore anche in ottica delle partite successive.

A quindici giornate dalla fine del campionato il Torino non è ancora in una posizione di sicurezza e superare il mese di febbraio che prevedeva partite delicate con Atalanta, Genoa, Cagliari e la prossima con il Sassuolo incamerando otto punti vorrebbe dire aver fatto quasi sicuramente anche più di quanto messo in conto. Il mese di marzo porrà il Torino di fonte a Lazio, Crotone, Inter e Sampdoria prima della sosta e della ripresa ad aprile con il derby quindi si tratta di un altro periodo complesso e affrontarlo forti grazie alla vittoria sul Sassuolo sarebbe molto importante per il Torino e per Nicola che dopo aver ridato vitalità alla squadra con il suo arrivo consoliderebbe ancora di più la sua posizione agli occhi dei giocatori essendo riuscito a far loro superare buona parte delle incertezze che li frenavano e li rendevano vulnerabili al primo ostacolo anche piccolo che trovavano sul loro cammino. Essere padroni in casa propria è il prossimo step per il Torino e per Nicola. 


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