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Adesso va costruito il Toro di domani: creare lo zoccolo duro è la priorità

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati

Sarà 8° posto e quindi quasi sicuramente preliminari di Confrence League oppure 9° o 10°? Non è questo il punto perché per creare il Toro del futuro serve avere lo zoccolo duro come in più occasioni mister Juric ha detto. I giocatori per allestirlo in buona parte il Torino li ha già: Buongiorno, Schuurs, Ricci e Ilic, sono tutti di proprietà, Ilic lo diventerà a fine stagione quando il club granata dovrà riscattarlo dal Verona,  e anche le loro carte d’identità lo dicono infatti hanno 23 anni i primi due, 21 il terzo e 22 il quarto.  Mancherebbero quindi per completare l’asse portante della squadra un portiere, un trequartista e una punta. Per quest’ultimo ruolo c’è Pellegri, ma tutto dipende dalla sua tenuta fisica.

Sirene che potrebbero portare via i quattro ce ne sono. Non mancano gli estimatori in Italia e all’estero, soprattutto in Premier per Buongiorno, Brentford, Bournemouth e Nottingham Forest, e Schuurs, Leicester, Liverpool e Newcastle, senza dimenticare che l’olandese piace all’Inter che potrebbe non solo in alternativa fare un pensierino su Alessandro. Ricci è osservato da Napoli, Lazio, Milan e Inter. E Ilic a gennaio è stato conteso dall’Olympique Marsiglia e se adesso, come sembra, farà un finale di stagione di buon livello di certo verrà notato da qualche club che può offrire palcoscenici internazionali.

Il Torino deve quindi al più presto blindare i suoi gioielli e l’unico modo per farlo è offrire loro non solo stipendi di un certo livello, ma soprattutto allestire una squadra che possa essere competitiva e che, senza eventuali problemi altrui, punti dritto al 6° posto. Tutto ovviamente dipende da Cairo che deve dare a Vagnati il via libera per creare lo zoccolo duro fornendogli soldi sufficienti per agire.


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