Agroppi: "Mazzarri ha poche colpe. La squadra è scarsa e la società è assente"
Aldo Agroppi non ha peli sulla lignua e da buon piombinese ha voluto salvare Walter Mazzarri dalle troppe accuse che sta rcevendo per le non ottimali prestazioni del Toro.
"Per il Torino è un momento drammatico sportivamente parlando. Quando una squadra perde 7 a 0 l’allenatore non ha colpe, Mazzarri non ha responsabilità. Non ha sbagliato né le marcature né la formazione. Con quello che guadagnano i calciatori non hanno bisogno della motivazione dell’allenatore, quando giocavo io la motivazione la trovavo da solo. Gli allenatori partecipano allo stesso modo sia alle vittorie che alle sconfitte. Adesso sembra solo che è colpa di Mazzarri. Fossi stato l’allenatore li avrei picchiati tutti", ha detto Agroppi a TMW Radio.
Continuando, l'ex giocatore granata ha aggiunto: "I giocatori stranieri stanno macchiando la leggenda del Torino: non sanno quanto vale questa maglia e quanta storia ha questa società. Mazzarri ha dimostrato che l’allenatore lo sa fare. Il Torino ha pochi giocatori buoni: Sirigu sta facendo bene, Belotti in attacco gioca da solo, Verdi non può fare la seconda punta, Zaza non so che fine ha fatto. Le squadre devono sentire la responsabilità della maglia che portano e i calciatori devono fare una vita regolare".
Agroppi ha anche commentato la frase in cui Mazzarri ha sottolineato di avere chiesto scusa solo ai veri tifosi del Toro: "Quando Mazzarri parla di tifosi veri, si riferisce a quelli che piangono per il Toro. Gli stranieri del Torino sono scarsi non come quelli dell’Atalanta. L’Atalanta ha un grande centro sportivo e molti fenomeni in squadra. Non perde mai colpi: lancia giovani, finisce in attivo sempre e ha un grande direttore sportivo".
Su Torino-Atalanta e quella scoppola dello 0-7, Agroppi ha commentato infine: "E' stato uno schifo. Non si può giocare cosi male. Forse giocano contro Mazzarri o Cairo. La formazione del Torino è debole. Mi dispiace per Cairo, ma oggi la società del Torino è assente. Lotito è il miglior presidente di Serie A perché sta con la squadra tutto il giorno, vive la Lazio a tempo pieno. Non si vince con i giocatori forti ma con una società solida. Il Torino non può lottare per lo Scudetto ma solo per un posto in Uefa".