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Al Torino evidentemente mancano i soldi se non riesce a compare neppure un paio di giocatori che costano meno di 10 milioni l’uno

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Il Torino contro il Cosenza

Ambizioni? Alzare l’asticella? Sono concetti che è meglio non accostare al Torino perché per renderli reali bisogna porre le basi e le basi sono avere una rosa adeguata che si ottiene solo se si comprano, o si tengono anche grazie a stipendi in linea con la resa, giocatori di qualità comprovata.

Il problema per il Torino è proprio il comprare. Finora in questa sessione di mercato sono arrivati tre giocatori: Coco dal Las Palmas, Paleari dal Benevento e Adams ex Soutampton. Il primo è stato pagato tra i 7 e i 7,5 milioni e potrebbero volercene altri 2-2,5 legati ai bonus e in più c’è una percentuale su un’eventuale futura rivendita. Il secondo praticamente non è costato nulla poiché il Benevento cedendolo si è liberato di un ingaggio di 250mila euro, cifra elevata per un club di Serie C. Il terzo era svincolato per cui il Torino non ha speso nulla per averlo. A questa spesa va aggiunto il riscatto di Masina dall’Udinese per 1 mln.
Tutti sanno che per dare a Vanoli una rosa senza troppe lacune servono ancora un paio di difensori centrali e un quinto di sinistra, ma dopo 44 giorni di calciomercato di questi rinforzi neppure l’ombra solo tanti nomi accostati. Eppure la maggior parte di questi potenziali rinforzi non costa più di 10 mln di euro, ad esempio, Borna Sosa, tanto chiacchierato negli ultimi giorni, l’Ajax lo cederebbe per circa 8 mln così come Bakker dell’Atalanta, un po’ meno si spenderebbe per Gabriel Gudmundsson del Lilla ossia tra i 6 e i 7 e  non parliamo poi di Garcia del Marsiglia il cui costo si aggira sui 3 mln. Ovviamente il più caro è Gosens visto che l’Union Berlino vuole una decina di mln, ma si sa che anche il giocatore qualche perplessità ce l’ha visto che in Germania guadagna più di 2,5 mln e il Torino gliene offrirebbe ben meno di 2. Discorso uguale per i difensori. Per Becao il Fenerbahçe vuole 10 mln, per Robin Hranac del Viktoria Plzen all’incirca 7 mln, e più o meno altrettanti per Zeno Van den Bosch dell'Anversa, occorrerebbero circa 6 mln per Chris Mepham del Bournemouth, mentre per Daniliuc della Salernitana ce ne vorrebbero 3. Eppure nonostante queste cifre il Torino al più si spinge al prestito meglio se senza obbligo di riscatto, magari qualcuno di questi profili non convince del tutto il club granata e ci sta, ma viene da pensare che il Torino non si possa permettere o non voglia spendere neppure una decina di milioni per ognuno dei rinforzi che gli occorrono.

Chi pensa che avendo incassato 35 mln più eventuali 5 di bonus dalla vendita di Buongiorno i soldi ci sono purtroppo sbaglia perché dopo averne spesi tra i 7 e i 7,5 per Coco il resto serve a ripianare in parte i sei bilanci consecutivi in rosso, l’ultimo relativo al 2023 era di 9,6 mln, a pagare i debiti finanziari, 43,7 mln, e a sostenere i costi della società (stipendi, ammortamenti e svalutazioni, etc , nel 2023 ammontavano a 109,4 mln. Certo ci sono anche i ricavi (diritti tv, abbonamenti e biglietti, sponsor, commerciali e royalties, vendita calciatori etc), che nel 2023 sono stati di 101,1 mln, ma evidentemente non bastano per far spendere senza tergiversare per i calciatori necessari.
Ovviamente per il bene del Toro si spera di essere smentiti al più presto, visto che all'inizio del campionato mancano 4 giorni.