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Al Torino il correre ai ripari deve fornire una soluzione non altri problemi: chi arriverà deve avere l’ok convinto di Juric

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

Dopo il grido d’allarme lanciato da Juric e le due sconfitte nelle prime due giornate di campionato tutto deve accadere tranne che, mancando meno di due giorni alla chiusura del calciomercato e pur di far vedere che si è accontentato l’allenatore, si prendano calciatori che non siano funzionali al gioco del mister. Quali possono essere giocatori con caratteristiche simili a quelli che già ci sono, giovani e magari pure provenienti dall’estero, come accadde l’anno scorso con Gojak, o che hanno alle spalle campionati passati più in panchina oppure in infermeria che in campo. Tutti sanno che al Torino servono almeno un trequartista di ruolo e un difensore centrale e sono questi i giocatori da prendere e i nomi devono essere quelli indicati da Juric o comunque da lui avvallati, ma non per disperazione bensì per convinzione.

E’ in arrivo Dennis Praet dal Leicester City farà in giornata le visite mediche e quindi si metterà a disposizione di Juric che avrà un altro centrocampista da far giocare in coppia con Mandragora e che può essere un’alternativa a Pobega e come lui può agire anche da trequartista oppure può essere utilizzato da esterno a sinistra. Toccherà all’allenatore vedere quale ruolo può ricoprire, di certo il reparto centrale adesso è sovrabbondante di calciatori, Baselli, Linetty, Lukic, Mandragora, Pjaca, Pobega, Praet, Rincon, Segre e Verdi, e qualcuno inevitabilmente dovrà essere ceduto.

A prescindere da Praet, Cairo dia a Vagnati la disponibilità dei soldi che arrivano dalle cessioni di Meïté, Lyanco e Boyé che ammontano a circa 13 milioni di euro e tutto ciò che eventualmente riuscisse a ricavare dalla cessione di altri giocatori che non rientrano nei piani tecnici e dei quali Juric dà l’ok per la partenza. Sarebbe utile che il direttore tecnico ricevesse anche altro denaro, ma se vige l’austerity dovrà farne a meno. Vagnati poi faccia di tutto per spendere al meglio i denari che ha.

Ovviamente non è neppure contemplato che si arrivi a domani alle 20, quando chiuderà il calciomercato, senza che il Torino abbia preso tutti i rinforzi che occorrono perché una terza stagione di lotta per la salvezza è inaccettabile tanto più che finora si è sprecato troppo tempo in questa sessione di mercato e gli arrivi di Praet, Pobega, Pjaca, Berisha, Warming e Stojkovic, già finito a giocare con la Primavera, non bastano a dare una rosa funzionale al 3-4-2-1 di Juric.
Correre ai ripari deve fornire una soluzione non aggiungere altri problemi.