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Al Torino può bastare un calciatore che possa fare sia il trequartista sia la punta?

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric

Segnare di più è l’obiettivo principale che deve porsi il Torino in questo campionato. Lo dicono i numeri dei due passati campionati: nel 2021-22 i gol sono stati 46 (13° attacco della Serie A) e nel 2022-2023 quattro in meno ossia 42 (14° attacco). In entrambi i casi il Torino alla fine si è piazzato al 10° posto. Se nel primo anno di Juric alla guida del Torino la squadra segnava di più in casa, 29 (8° attacco) a 17 (15° attacco, come quello della Sampdoria), nel secondo la tendenza si è invertita, 27 reti in trasferta (6° attacco) e solo 15 al Grande Torino (18° attacco, a pari di quello della Cremonese). Al suo primo anno sulla panchina granata mister Juric aveva a disposizione come punte Belotti, Sanabria, Zaza e Warming e come trequartisti Praet, Brekalo, Pjaca, Verdi, Edera, Kone e Stojkovic e a gennaio erano arrivati Pellegri e Seck e andati via Verdi e Kone, mentre Stojkovic aveva rescisso già prima. Nessun giocatore granata è andato in doppia cifra, il più prolifico fu Belotti con 8 seguito da Sanabria e Brekalo 6, Pjaca 3, Praet 2, e Pellegri e Verdi 1. L’anno successivo solo due centravanti, Sanabria e Pellegri, e ad imbeccarli Vlasic, Miranchuk, Radonjic, Karamoh e Seck e nessun innesto o cessione nel mercato invernale. Sanabria è stato il più prolifico con 12 gol, suo record in carriera, e le altre reti sono state firmate 5 da Vlasic, 4 da Miranchuk e Karamoh e 2 da Pellegri e Radonjic.

Adesso a tre giorni dall’inizio del campionato di punte di ruolo ci sono Sanabria e Pellegri e ad agire sulla trequarti Vlasic, Radonijc, Karamoh, Verdi e Seck più i giovanissimi Njie e Savva. Come ha detto senza mezzi termini Juric serve ancora un trequartista e devono essere fatti ragionamenti sull’eventuale arrivo di un altro centravanti. Il pre campionato e la partita di Coppa Italia con la Feralpisalò hanno dato indicazioni alquanto inquietanti tenuto conto che in quattro amichevoli e in una partita ufficiale sono state segnate nel complesso 7 reti e del reparto offensivo sul tabellino dei marcatori sono finiti Radonjic e Savva nelle amichevoli e nessuno in Coppa Italia. Che il Torino debba correre ai ripari è evidente.

Dalle voci che circolano sui possibili arrivi al Torino per il reparto offensivo la più accreditata sembra quella di Barrow del Bologna più forse l’eventuale ritorno di Praet, ma una o entrambe le operazioni in entrata potrebbero concretizzarsi nelle ultime battute di mercato. Barrow è un’ala sinistra che può essere utilizzato anche da punta e Praet un esterno di sinistra che può agire più o meno largo sia un po’ più arretrato a centrocampo sia più avanzato sulla trequarti. Nessuno dei due è un centravanti e nemmeno sono giocatori che segnano parecchio, semmai sono più propensi a servire assist.
Per migliorare la fase realizzativa non ci sono dubbi che al Torino servirebbero sia una punta sia un altro trequartista, ma la società granata è intenzionata a prendere entrambi i profili e semmai potrebbe bastare un calciatore che possa fare sia il trequartista sia la punta? Forse sì, a condizione che Sanabria sia prolifico persino di più che nella seconda parte dello scorso campionato, che Pellegri stia fisicamente bene e che segni di più e che l’eventuale trequartista/punta si avvicini molto alla doppia cifra e che lo facciano anche gli altri del reparto offensivo.