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Al Torino resettare tutto per concludere il campionato dignitosamente

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Il passato è passato, derby compreso, e quello che è stato fatto o non fatto non si può cambiare, quindi la cosa migliore per il Torino è resettare tutto e pensare che stia per iniziare un torneo con otto partite e concentrarsi su questo. Il primo avversario è una squadra ostica, l’Inter, che ha come grande obiettivo il terzo posto e per raggiungerlo deve sbarazzarsi di Fiorentina, che ha gli stessi suoi punti, e Roma, che è davanti a cinque lunghezze. Il Torino anche lui ha un importante obiettivo da raggiungere: non farsi risucchiare nella zona dove le squadre lottano per non retrocedere. Le motivazioni sono diverse, ovviamente, ma nell’ottica di Inter e Torino la sfida è molto importante, magari non determinante, però la vittoria va perseguita a tutti i costi.

Le assenze di Glik per squalifica e quelle di Immobile e Avelar per infortuni un po’ condizioneranno le scelte di mister Ventura, ma è lo stesso allenatore che ha sempre parlato di gruppo, quindi in assenza di qualche giocatore lo spirito e l’atteggiamento non dovrebbero mancare. Però sono proprio spirito e atteggiamento che sono messi in discussione in questa stagione e hanno latitato, in parte o quasi del tutto, anche in partite dove questi giocatori c’erano. Restano otto partite per aggiustare la situazione, gli alibi non possono più tenere banco perché ridurrebbero lo spirito battagliero e indirizzerebbero giocatori e allenatore a non chiedere a loro stessi il massimo.

La fortuna del Torino sta nel fatto che affronterà questo finale di campionato dovendo contendere punti a cinque altre squadre alla portata, Atalanta, Bologna, Sassuolo, Udinese ed Empoli, e solo tre, quelle con Inter, Roma e Napoli, con formazioni oggettivamente per qualità superiori. Gli attuali trentatré punti, che vogliono dire tredicesimo posto, avrebbero tranquillamente potuto essere trentanove, ma troppe occasioni da gol non sono state sfruttate a dovere e troppe concessioni sono state fatte agli avversari che spesso le hanno sapute cogliere al volo. Resettare quindi significa allenarsi e andare in campo senza pensare a tutto ciò e recuperando un po’ del piacere che ha qualunque bambino nel giocare a calcio. In fin dei conti il calcio è segnare e impedire che lo facciano gli avversari. Tatticismi, manovre e schemi sono il bello di questo gioco, ma possono anche finire per essere briglie che legano la fantasia che porta alla giocata vincente, che è tale proprio perché non è inquadrata in niente e sorprende anche l’avversario più bravo. Il Torino ha le carte in regola dal punto di vista della tecnica per concludere il campionato dignitosamente, deve avere anche la testa per farlo.


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