Al Torino serve anche Radonjic per risolvere il problema del gol: si tratterebbe di opportunismo
Fonte: Elena Rossin
Ha un rendimento altalenante, non sempre è connesso sia in allenamento sia in partita e molto probabilmente spesso non si comporta nel modo migliore, ma Nemanja Radonjic a oggi dopo 13 partite resta il capocannoniere del Torino con 3 gol segnati, 2 alla Salernitana e 1 al Genoa gare entrambe vinte dal Torino, pur avendo giocato poco 417’ in 9 match in campionato dei quali 4 da titolare (Verona, Roma, Salernitana e Milan) e sempre sostituito, più uno in Coppa Italia da titolare fino al minuto 65’ (Feralpisalò) e anche in questo caso sostituito. In panchina si è accomodato 3 volte senza entrare in campionato (Bologna, Lecce e Inter) e 1 in Coppa Italia (Frosinone). Non è stato convocato per la partita con la Juventus, ufficialmente per un problema fisico, ed è subentrato in 5 gare (Monza, Sassuolo, Lazio, Genoa e Cagliari).
Se mister Juric lo fa giocare poco ha le sue sacrosante ragioni anche per rispetto verso gli altri giocatori che il loro lo fanno sempre, però a questo punto visto il persistente problema che ha il Torino nel segnare bisognerebbe forse fare un’eccezione. Ovviamente non sarebbe un perdono e tanto meno un premio, ma si tratterebbe di mero opportunismo che dovrebbe essere dichiarato dall’allenatore e dalla società sia a Radonjic sia al resto della squadra in modo da mettere le cose bene in chiaro e senza che ci siano fraintendimenti e una volta fatto nello spogliatoio andrebbe detto anche pubblicamente così non sarebbe possibile alcun equivoco.
Nemanja dovrebbe quindi poi dimostrare sul campo di essere un professionista dando il cento per cento nel saltare gli avversari creando la superiorità numerica e anche nel fare gol. Non si pretenderebbe da lui che lo facesse per chissà quali nobili ragioni se non ne fosse animato, ma andrebbe bene che lo facesse anche solo per mero opportunismo sfruttando un’occasione non maritata, ma per necessità di forza maggiore. Si tratterebbe unicamente di mettere l’interesse del Torino al primo posto sfruttando le doti di un calciatore diciamo bizzoso.
E’ scontato che se Radonjic in campo non sfoderasse tutte le sue qualità allora a gennaio come prima mossa, appena il calciomercato apre i battenti, andrebbe ceduto a chiunque volesse prenderlo senza badare a eventuali minusvalenze, è sotto contratto fino al 2025, tenuto conto che è anche costato poco. Due estati fa era arrivato in prestito dall’Olympique Marsiglia e poi è stato riscattato un anno dopo per circa 2,5 milioni di euro.