Alcuni giocatori del Torino si facciano un bell’esame di coscienza
Fonte: Elena Rossin
Juric le sue responsabilità se l’è prese dopo la sconfitta nel derby e per un avvio di stagione del suo Toro non all’altezza delle aspettative e come sempre in pubblico ha fatto da scudo ai suoi giocatori. Qualche volta è vero che manda delle frecciatine a qualcuno dei calciatori però lo fa per provare a stimolare chi non è proprio sul pezzo per svariate ragioni. E i giocatori? In fin dei conti sono loro che vanno in campo e che non sempre in allenamento lavorano al top. Certo sono dispiaciuti, ma si sono fatti veramente un bell’esame di coscienza? Ovviamente non a tutti serve, ma di sicuro a più di uno. Senza fare nomi, tanto non occorre anche perché chi è sotto gli standard lo sa benissimo.
Più di un giocatore dell’attuale rosa ha molti motivi per essere grato di essere al Torino e di avere Juric come allenatore. Andando con ordine, la società granata ha dato fiducia a calciatori che nelle squadre dove stavano prima facevano tanta panchina e in alcuni casi arrivavano anche da periodi dove erano infortunati. E i suddetti calciatori sanno benissimo che non avevano file di altri club che li volessero.
Juric alcuni li ha voluti espressamente e altri li ha comunque accettati e con il suo staff li ha rigenerati e li sta facendo giocare molto più di quanto facessero i loro precedenti allenatori. E se anche ogni tanto ne spedisce qualcuno in panchina poi gli dà seconde, terze, quarte, quinte possibilità. Eppure nonostante tutto questo c’è chi non mostra in partita e in allenamento abbastanza riconoscenza, già in ritiro a Pinzolo si era visto che non tutti davano il massimo e chi sbuffava scocciato di dover fare questo o quell’esercizio. E se qualcuno pensa di essere superiore perché viene convocato in Nazionale vada a vedersi a che punto del ranking Uefa si trova la sua Nazionale, sono tutte sotto l’Italia che non sta proprio ottenendo chissà quali risultati per cui forse sono convocati dai rispettivi ct per mancanza di alternative migliori. E in quello Fifa solo la Croazia é davanti all’Italia. Senza dimenticare che non sempre in Nazionale giocano titolari. Ed è meglio che valutino anche che quasi tutti quelli che poi vanno via dal Torino nelle nuove squadre e con i nuovi allenatori tornano a stare più in panchina che in campo.
I tifosi poi sostengono sempre la squadra, certo qualche volta fischiano ma a ragion veduta e forse persino troppo poco viste certe prestazioni. E allora? Adesso c’è la sosta per gli impegni delle Nazionali alcuni giocatori andranno via, altri rimarranno e tutti avranno il tempo per riflettere e appunto farsi un bell’esame di coscienza. Contro l’Inter sabato 21 ottobre si vedrà chi ha riflettuto e chi no.