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Alla presentazione di Immobile, Cairo è mattatore

di Alex Bembi

A presentare alla stampa il nuovo acquisto Ciro Immobile è arrivato da Milano il patron Urbano Cairo, mattatore della conferenza grazie alle sue doti di comunicatore. Il Presidente inizia da subito ad imperversare con battute sagaci: “Siamo qui per presentare il ritorno del figliol prodigo. Un ragazzo straordinario: è riuscito a tornare al Toro guadagnando il triplo di quando è partito e anche a fare la bella figura di chi si è abbassato lo stipendio. Un genio. A fine carriera lo assumerò in una delle mie ditte, ha il futuro assicurato. Tra l’altro è arrivato con un jet privato che non metto a disposizione nemmeno di mia moglie: noi viaggiamo in economica, Ciro l’ho riportato in prima classe”.

Dopo un inizio scoppiettante si torna seri: “Immobile  partito molto bene, con quel rigore battuto due volte che ci ha aiutato a tornare al successo. spero si confermi contro il Sassuolo, gara delicata che ci attende già mercoledì”.

Prima di lasciar andare il giocatore, Cairo chiosa sul suo futuro: “Abbiamo il diritto di riscatto sul suo cartellino e penso che Ciro sarebbe ben felice di restare con noi. Vedremo a fine stagione”.

Rimasto solo il Presidente si sottopone ad un fuoco incrociato di domande che vertono in buona parte sul mercato. “Il ritorno di El Kaddouri? No è semplice, anche se al contrario di quello che scrivete i rapporti tra me e il Presidente De Laurentis sono ottimi: a Natale ci siamo anche scambiati i regali. Certo lui è un po’ avaro, mi ha regalato dei suoi vecchi film… naturalmente scherzo, ho apprezzato molto ma Maksimovic non glielo cedo lo stesso. Vogliamo tenerlo anche nella prossima stagione se lui vorrà restare, ma di sicuro non parte a gennaio”.

Si parla poi dei giocatori in rosa, che potrebbero essere inseriti per un motivo o per un altro in alcuni intrecci di mercato: “Padelli resta sicuramente. Ha un momento di flessione, ma ha fatto bene anche l’anno scorso. Abbiamo tre portieri validi e quelli rimarranno fino a fine anno. Non abbiamo mai sentito nessun per sostituirlo, nemmeno Sirigu. Ichazo poi ha enormi potenzialità: penso che il mister gli darà qualche partita per metterle in mostra”.

“Quagliarella? Non avevo apprezzato nemmeno io il suo gesto, ha chiesto scusa dopo aver capito il suo errore da persona intelligente. Per noi è un giocatore importante. Su Maxi Lopez invece permettetemi di dire che non l’ho pesato personalmente. Dovrebbe essere 97 kg, mentre quando è arrivato era 93. Lo abbiamo affidato ad un nutrizionista, controllerò personalmente che facci ai progressi richiesti”.

Richiestissimo un altro ritorno, quello di Alessio Cerci: “Non credo possa tornare. Abbiamo già molti attaccanti in rosa, anzi probabilmente qualcuno dovrà partire. E poi giochiamo in maniera diversa rispetto a due anni fa. Il mister sta anche vagliando soluzioni tattiche alternative, ma penso più per la prossima stagione perché per cambiare modulo ci vogliono gli uomini giusti. Con le rose ristrette a 25 elementi è complicato cambiare in corsa”.

Sembra quasi un mercato chiuso quello in entrata, il Presidente lo conferma: “Anche in mezzo al campo abbiamo 8 giocatore, siamo in tanti. Farnerud e Obi stanno per rientrare e sono giocatore su cui puntiamo. Dovesse esserci un’occasione vedremo di non lasciarcela sfuggire, ma abbiamo una rosa competitiva già così”.


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