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Amauri: "Mi piacciono le sfide, voglio far cambiare idea agli scettici". E sul suo fisico...

di Marina Beccuti

Amauri è stato presentato oggi nella sala stampa dell’Olimpico. Il brasiliano ha voluto smentire con "i fatti" di non essere affatto imbolsito, facendosi fotografare a torso nudo per dissipare i dubbi sul suo fisico. Per chi l'ha visto non può che sottolineare che è in perfetta forma, anzi di più...

Il giocatore ha dimostrato fin dalle prima parole di essere un uomo serio e determinato, proprio quando comincia a parlare delle trattative che l'hanno coinvolto: “Da qualche giorno c’era questa voce del Torino, quando sono venuto qui a giocare con il Parma c'è stato qualche contatto, poi le cose sono andate avanti, sapevo che avrei trovato un ambiente ostico iniziale, ma a me piacciono le sfide, questo è un po’ l’ultimo treno della mia carriera e voglio far cambiare idea a chi era scettico".

A Parma ha giocato poco per via del modulo: "L'ultimo schema mi ha un po' penalizzato, ma ho dato sempre il mio contributo, il Parma è andato in Europa. Io non mi arrendo, cerco di dare sempre il massimo, qui trovo un gioco totalmente diverso, non vedo l’ora di cominciare a mettere in pratica quello che dice il mister. Sto bene, posso giocare in qualsiasi momento, ho fatto tutto il ritiro, sono in forma".

L'attaccante brasiliano ha poi voluto chiarire, con una vena polemica, giustificata per via di alcune idiozie uscite su di lui, la sua condizione fisica: "Sono state messe in giro immagini fasulle. Bisogna informarsi bene prima di scrivere certe cose. Ho fatto quasi tutte le partite amichevoli".

Continuando Amauri ha sfoggiato il tipico fatalismo brasiliano: "Credo molto nel destino, se mi ha riportato qui a Torino è perchè ho ancora qualcosa da fare di importante. Me ne sono andato malissimo, ma torno qui con il sorriso, la città la conosco bene. Aspetto, tocca a me portare quelle persone dubbiose dalla mia parte. Quando vivevo qui anni fa fu proprio un tifosissimo del Toro ad aiutarmi tanto, è stato il primo a mandarmi un sms che mi aspettava qui. Io non vivo di passato, il passato sono i musei, io vivo il presente. Oggi sono un giocatore del Torino e devo cercare di fare bene. Quando vesto una maglia me la sento addosso. Non vedo l’ora di cominciare, è dal primo allenamento di ieri che sono carico”.

Riprendendo il discorso per le tv presenti, Amauri ha ancora aggiunto: “Non sono quello che mi hanno fatto passare, non avrei fatto tutto questo in carriera negli ultimi anni. Posso far bene. Il presidente ha detto che devo anche dare carica alla squadra? Non mi mette assolutamente pressione, anzi. Credo molto in quello che posso dare. A maggio ci rivediamo e tiriamo tutte le somme".

Amauri non si sente solo al Toro, perchè ha avuto contatti con alcuni giocatori della rosa granata: "Conosco bene Quaglia e Barreto, con l’allenatore c’è sempre stata simpatia da ambedue le parti, anche se siamo stati avversari finora. Mi ha spiegato cosa vuole da me. Fabio mi ha chiamato e mi ha dato la carica giusta. Ritrovo anche Bovo, con il quale ci scontriamo in campo da anni e si è creato un buon rapporto. Ieri, entrando negli spogliatoi, mi è sembrato di essere a casa. C’è un bell’ambiente. In Europa ci auguriamo di fare bene, anche se le coppe sono diverse dal campionato. Ma noi abbiamo un mix importante di giovani ed esperienza”.

Amauri ha scelto il numero 22: "Undici più undici (ride, ndr). L'ho scelto insieme a mio figlio e a mia moglie".