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Anche Baselli deve svoltare ed essere più incisivo in campo

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Daniele Baselli è alla sua terza stagione al Torino e quando il dieci luglio del 2015 approdò in granata proveniente dall’Atalanta era il classico ragazzo di buona prospettiva che doveva compiere il cosiddetto salto di qualità per affermarsi e per dare il suo contributo alla squadra. Il fisico longilineo non gli permetteva di essere un mediano roccioso e anche il carattere non corrispondeva a questa tipologia di calciatore, ma le sue qualità - buoni tempi d’inserimento, corretto negli interventi e preciso nel calciare con entrambi i piedi, anche se predilige farlo con il destro - e l’ecletticità di poter svolgere più ruoli a centrocampo lo ponevano nella condizione di poter diventare un giocatore con livelli superiori alla media. Nei tre anni in granata prima con Ventura, poi con Mihajlovic e adesso con Mazzarri ha avuto alti e bassi e non è ancora riuscito a far emergere tutto il suo potenziale.

Il suo ruolo prediletto è quello di mezzala, ma gli è capitato anche di fare il mediano e il trequartista. Fare il mediano lo limita un po’, mentre fare il trequartista per la sua capacità d’inserirsi è più nelle sue corde, ma rischia di finire per “pestarsi i piedi” con eventuali altri compagni in attacco, soprattutto se in campo ci sono giocatori che svariano sul fronte offensivo e agiscono alle spalle della o delle punte. L’ecletticità, però, gli permette di giocare sia in un centrocampo a tre, sia a quattro e sia a cinque. Con la svolta che dovrebbe dare Mazzarri in questo finale di stagione e il più che probabile passaggio al 3-5-2 Baselli dovrebbe trarne giovamento.

A ventisei anni, li ha compiuti il dodici marzo scorso, Baselli che è stato anche nel giro della Nazionale, prima nelle Under 18, 19 e 21 e poi nella maggiore sia per degli stage con Prandelli sia sul finire della scorsa stagione con Ventura, deve diventare definitivamente un giocatore e lasciare i panni della promessa. Anche per tornare a essere convocato in Nazionale deve dimostrare di più con il Torino e non avere un rendimento altalenante. Le stagioni con alti e bassi della squadra granata non lo stanno aiutando, ma anche lui deve essere il primo a metterci maggiore carisma e cattiveria in modo da essere agonisticamente più aggressivo e contribuire a dare intensità alla manovra. Baselli, come altri compagni, può diventare una colonna portante del Torino, ma ci riuscirà solo a patto di andare oltre l’avere qualità.


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