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Anche il Torino ha votato per la ripresa così ha evitato di dare un possibile segnale negativo ai giocatori

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo

Oggi nell’Assemblea della Lega Serie A tutte e venti le società hanno votato sì al portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. Quindi anche il Torino ha espresso quest’intenzione seppur in precedenza il presidente Urbano Cairo avesse detto che per lui il campionato era finito. Questo voto favorevole è un input importante anche per i giocatori granata perché considerare finito il campionato avrebbe potuto essere un segnale negativo. 

Premesso: la salute collettiva viene prima di tutto tanto più che il Covid-19 è ancora in fase di studio e che non ci sono al momento né cure dall’efficacia riconosciuta unanimemente dalla comunità scientifica né eventuali vaccini per contrastarlo. Detto questo, buona parte del mondo del calcio vorrebbe ripartire al più presto come ha confermato il voto all’unanimità delle società di Serie A. Il sì in massima parte, se non totalmente, è dovuto alla volontà di arginare il più possibile le perdite economiche di questa stagione, ma c’erano anche presidenti come appunto quello del Torino che avevano posizioni differenti e che avrebbero anche accettato, seppur a malincuore, di non portare a termine questa stagione in modo da concentrarsi sulla prossima per farla partite senza ritardi così da evitare il più possibile che gli effetti negativi la intacchino.

Non ci sono certezze su quale delle precedenti posizioni fosse la migliore e magari per alcuni sarebbe meglio mandare a monte questa stagione e per altri, invece, portarla a termine. Ma a prescindere da tutto ciò se come sembra alla fine questo campionato sarà portato a termine la precedente posizione del Torino avrebbe potuto mandare segnali negativi ai giocatori. Infatti, fra le interpretazioni che circolavano c’era anche quella che spiegava la posizione granata con il fatto che prima dello stop forzato la squadra era in grande crisi - sei partite consecutive di campionato perse alcune molto malamente, in particolare il sette a zero con l’Atalanta e il quattro a zero con il Lecce – per cui la non ripresa del campionato avrebbe scongiurato rischi di altre débâcles.

Ecco è proprio questo che sarebbe potuto essere un segnale negativo. Il Torino già prima dello stop aveva dato molte prove di avere una tenuta mentale fragile e se alla ripresa i giocatori, anche solo alcuni, tornassero con in testa un larvato dubbio di essere una squadra non in grado di sfoderare performance positive il rischio di altre sconfitte sarebbe più elevato e per una squadra che deve ancora disputare tredici partite e si trova a due punti dal terzultimo posto è cosa assolutamente da evitare. Positivo quindi il sì del Torino a termine la stagione sportiva 2019-2020 sperando che serva ai giocatori per ripartire, quando si potrà farlo, con un cipiglio determinato a invertire il trend negativo che avevano intrapreso.