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Antenucci e Gillet sarebbero un gran segnale

di Elena Rossin

Se dopo l’arrivo di Ebagua fossero annunciati anche gli ingaggi di Antenucci e Gillet allora vorrebbe dire che il Torino, ma soprattutto il suo presidente, ha imboccato la strada giusta. Imboccato non ancora percorso, per carità, perché il cammino è lungo e sulla strada ci sono deviazioni che, se prese, potrebbero portare verso direzioni sia amene sia lugubri. Anche perché se - è d’obbligo fino a quando non arriverà l’ufficialità, sempre se arriverà - con Antenucci e Gillet il Torino di Ventura inizierebbe a prendere forma, avendo risolto le pratiche per l’attacco e per l’estremo difensore. Mancherebbero ancora, stando alle parole presidenziali di qualche giorno fa, sette giocatori: due difensori, tre centrocampisti e due esterni. Ingaggiare sette calciatori non è cosa da poco, ma in fin dei conti il calciomercato è solo agli inizi ed è giusto concedere a Petrachi il tempo per svolgere al meglio il lavoro per cui è pagato.

Il riscatto di Antenucci dal Catania, che a gennaio scorso era stato fissato a 1,7 milioni di euro, sembra cosa quasi fatta e per di più con lo sconto: le ultime voci in merito dicono che è possibile una chiusura a 1,3. Questo sarebbe un risultato molto positivo per il Torino, perché con i 400 mila euro risparmiati si colmerebbe  il gap tra domanda e offerta per Gillet, infatti il Bari chiede 1,5 - in pressing c’è il Bologna che è disposto a spenderli - e i granata vorrebbero darne 1,2 la differenza fa 300 mila euro, insomma ne rimarrebbero ancora 100 mila dal risparmio per Antenucci. Il club siciliano accettando di fare uno sconto al Torino non è improvvisamente diventato generoso o incline a fare beneficenza, ma, in vista di futuri ulteriori affari con la società di Cairo, darebbe così un forte segnale di collaborazione.

Gli ulteriori affari fra Torino e Catania potrebbero riguardare: il terzino sinistro Marchese, giovane cresciuto nelle giovanili granata, capace anche di fare all’occorrenza il centrale, e il centrale difensivo polacco Augustyn, per quel che concerne le eventuali entrate in casa Toro. Mentre fra i desiderata catanesi vi sono Ogbonna e Bianchi, gli unici due giocatori che nella disastrosa passata stagione granata hanno fatto bene. E’ fuor di dubbio che la cessione anche solo di uno dei due fa venire un coccolone alla maggior parte dei tifosi del Toro. Ma proviamo a ragionare. Cairo ha detto che servono due difensori. Marchese lo è e pure Augustyn, l’uno sinistro e l’altro centrale. Nell’attuale rosa granata il ruolo di terzino sinistro sarebbe ricoperto da Rubin, che è rientrato dal prestito al Bologna, se però la società di Cairo volesse dargli l’opportunità di continuare a giocare in A allora Marchese sarebbe il sostituto ideale. Al centro dell’aera, invece, oltre a Ogbonna, il Torino annovera Di Cesare e Pratali, con quest’ultimo reduce da una stagione abbastanza sottotono. Se uno fra Di Cesare e Pratali dovesse andare via ecco che Augustyn cadrebbe a fagiolo, certo che se a cambiare squadra fosse Ogbonna – ricordiamo che è stato l’unico giocatore che Ventura, durante la conferenza stampa di presentazione, ha esplicitamente chiesto che rimanesse – allora non ci sarebbe proprio da fare salti di gioia.
Ma c’è anche un altro granata che piace al Catania ovvero Bianchi, certo il capitano ha retto praticamente da solo, grazie ai suoi gol, l’attacco del Torino nelle ultime due stagioni, ma è anche altrettanto vero che, almeno sulla carta, la spalla ideale di Ebagua è proprio Antenucci, entrambi attaccanti centrali, ma con una caratteristica che li rende complementari: il primo predilige calciare con il piede sinistro, il secondo con il destro. Qualcuno obietterà che anche il capitano, come Antenucci, calcia di destro: è vero, ma Rolly è più adatto a fare la prima punta solitaria, mentre Antenucci è più propenso a dialogare con un altro attaccante, dividendosi con lui la responsabilità del gioco offensivo. Oltre tutto non va dimenticato che Ventura recentemente ha dichiarato che Bianchi merita di giocare in serie A, quindi stando a queste parole l’allenatore non avrebbe espressamente richiesto che Bianchi rimanga in granata.

Staremo a vedere nei prossimi giorni, verosimilmente entro la fine di questa settimana, ma probabilmente anche prima, come evolveranno le trattative di mercato e se Gillet e Antenucci la prossima stagione saranno alle dipendenze di mister Ventura e chi invece, ma questo potrebbe non avvenire subito, partirà verso altre destinazioni.


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