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Arisi non molla: "Il Museo dello Sport più vivo che mai. Un grazie a Cairo"

di Marina Beccuti

Ha avuto coraggio Onorato Arisi a inventarsi il Museo dello Sport a Torino, una vera chicca per l'Italia intera, ma snobbato dalla città della Mole. Il perchè è immaginabile, tutto quello che non passa dalla Famiglia per antonomasia sembra valere poco o nulla. Ma è la gente che dovrebbe premiare le iniziativa esterne e libere di altri personaggi. Onorato Arisi arriva da una realtà completamente diversa, quella di Milano, dove le iniziative positive sono supportate dalla pluralità dell'imprenditoria meneghina. La sua è stata una sfida venire a Torino e mettere su il Museo dello Sport, dopo aver aperto quelli di Milan ed Inter. 

Arisi più volte aveva paventato la volontà di andarsene, ma poi ha desistito, certo che presto il Museo dello Sport sarà rivalutato, magari grazie a Torino capitale europea dello Sport nel 2015.

"Teniamo duro e andiamo avanti per conto nostro. Non mi aspetto aiuti o collaborazioni, ho deciso di rischiare fino all'ultimo, alla fine vedremo che succederà. Prenderemo delle nostre iniziativa durante l'anno, pensiamo che ne valga la pena. Lotto fino alla fine e ce la giochiamo", ha detto Arisi a TorinoGranata in un'intervista rilasciata anche a Radio Beckwith.

Il problema è soprattutto mediatico ed informativo: "Non siamo riusciti ancora a ritagliarci il nostro spazio a livello di comunicazione e manca anche la segnaletica per arrivare fino a noi. Dovremo cercare qualche forma pubblicitaria e degli  sponsor", ha aggiunto il presidente del Museo.

Oltre a Torino 2015 c'è un altro evento che, pur tenendosi a Milano, può interagire con la vicina Torino: "Sì, anche Expo 2015 può aiutare, creare occasioni per degli eventi che potranno svolgersi da noi. Senza dimenticare l'Ostensione della Sindone e la venuta di Papa Francesco a Torino".

Ma com'è che un milanese capita a Torino per scontrarsi con la dura realtà (come sopra)?: "Dopo il successo di Torino 2006 ho pensato di mollare un po' con il calcio, dopo appunto aver lavorato per i Musei di Milan ed Inter, così ho pensato che nel capoluogo sabaudo si potesse provare a fare qualcosa di nuovo. Non sono stanco nonostante le difficoltà, la mia voglia di proseguire c'è".

Tra le tante iniziative in corso di programmazione, come partite di hockey e altro ancora, il Museo ha già tenuto un monologo teatrale sullo sport di Carlo Nesti: "E' stata una bella esperienza che ha avuto successo e che pensiamo di riproporre".

Uno dei pochi personaggi che l'ha aiutato è stato Urbano Cairo, con il quale divide lo Stadio Olimpico: "Cairo è un grande e spero resti a lungo presidente del Torino", ha commentato Arisi. Il Torino e il Museo hanno raggiunto l'accordo che con l'abbonamento della stagione in corso o il biglietto della partita si può accedere al Museo con uno sconto.


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