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Arriva il momento della verità per Hernandez e Peres

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Per quel che riguarda Hernandez la situazione è chiara già da un po’ di tempo: per l’Hull City il giocatore è un lusso visto che il club inglese è retrocesso e di conseguenza vuole vendere l’attaccante e non mettere a bilancio una minusvalenza, poiché l’aveva pagato al Palermo 12  milioni. Questo vuol dire che un prestito, anche se oneroso, non è gradito più di tanto, però, si sa che quando si vuole vendere e la cosa è risaputa il “coltello dalla parte del manico” è nelle mani del compratore. La concorrenza del Bologna e di qualche altro club all’estero potrebbe mettersi un po’ di traverso ai piani del Torino che avrebbe minor margine per abbassare il costo dell’operazione. Sul fatto però che il Torino sia interessato ad Hernandez non ci piove, altrimenti non avrebbe dato mandato al procuratore Betancourt per trattare sulla base di 5-8 milioni, la differenza è dovuta all’acquisto immediato del cartellino oppure al prestito oneroso con diritto di riscatto già prefissato. Si tratta comunque di cifre importanti e se il giocatore dovesse arrivare al Torino avrebbe poi l’onere di dimostrare che i soldi per lui sono stati ben spesi.
Ma in casa granata non si ragiona solo sull’arrivo dell’attaccante che serve per completare l’organico, si devono fare i conti anche con chi vuole Peres e in queste ultime ore dal Portogallo giungono voci insistenti di un rilancio del Porto che sarebbe disponibile ad alzare l’offerta fino a 11 milioni, non è ancora la cifra che vorrebbe il Torino per cedere il suo gioiello, ma potrebbe essere sufficiente per sedersi intorno a un tavolo e discuterne. I tormentoni di mercato potrebbero essere vicini a una svolta, al momento non si può fare altro che stare a vedere in quale direzione si andrà.

Questa mattina l’allenamento è iniziato con un lungo lavoro in palestra, circa un’ora, e poi proseguito sul campo, per la gioia dei tifosi presenti, con esercizi atletici, scatti, saltelli e stretching. A parte solo Bovo e Jansson che faticavano con il traino alle direttive del preparatore Solustri, mentre Silva ha continuato a svolgere un programma differenziato mirato a recuperare dai problemi degli scorsi giorni e ovviamente i portieri che hanno svolto un lavoro mirato al ruolo.

Al termine dell’allenamento, come d’abitudine, i giocatori si son avvicinati alle tribune per firmare autografi e farsi fotografare dai tifosi.


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