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Atalanta, periodo no. Da sfatare il tabù di risveglia "morti"

di M. V.

Quest'anno al Torino è capitato troppe volte (più del solito), tanto da meritarsi l'antipatica etichetta di risveglia "morti": tre sconfitte su tre quando si sono affrontate le squadre ultime in classifica (Lecce, Sampdoria e Spal), primi gol in Italia o in Serie A degli avversari, ritorno al gol di giocatori che non segnavano da mesi, difensori capaci di insaccare da trentacinque metri con bolidi che si infilano sotto il sette ed infine, tre punti per il Sassuolo che di certo non navigava negli ultimissimi posti ma arrivava comunque da quattro ko e tre pareggi. Sabato arriva l'Atalanta, compagine di tutto rispetto e con un collettivo talmente incastrato bene da risultare tre i migliori del nostro calcio, però reduce da un periodo sfortunato in cui ha dovuto subire l'eliminazione interna dalla Coppa Italia ad opera della Fiorentina, per poi cadere nuovamente davanti al proprio pubblico contro la Spal. L'obiettivo di questo anticipo sarà quello di non ricascare nella cattiva abitudine di questa stagione e non permettere nuovamente una ripresa agli avversari di turno.


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