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ATTENTI a quei tre

di Marina Beccuti
Fonte: Alessandrorosina.it

Di Natale, Quagliarella e Pepe..."attenti a quei tre!"...questa con ogni probabilità sarà l'ultima esortazione di GDB ai propri ragazzi, con il dubbio velato che possa essere una richiesta determinante per il buon esito del match. Resta comunque un consiglio paterno, accompagnato forse da un buffetto e da un sorriso, giusto per stemperare la tensione e quell'attesa che non uccide ma sicuramente logora.

Una partita tra due squadre che basano la loro forza prima di tutto sull'attacco, in pratica su giocatori eccezionalmente bravi sia sotto l'aspetto tecnico che dal punto di vista tattico, una gara tra due compagini che amano giocare a calcio, e lo fanno coinvolgendo tutti gli effettivi, come vuole il calcio moderno. C'è da ricordare che l'Udinese è sicuramente più avanti nello sviluppo del gioco, è banale sottolinearlo ma non privo di significato, d'altronde la squadra di Pozzo viene da due lustri di ricerca e abnegazione in tal senso. Il Toro di Cairo dal canto suo, sta facendo passi da gigante, c'è la consapevolezza che la strada scelta è sicuramente la più laboriosa e difficoltosa, ma allo stesso tempo è l'unica che può portarci a sviluppare quel progetto Toro, che deve essere non solo il nostro presente, ma prima di tutto il nostro futuro.

Il famosissimo motto, che continua a guidare la stragrande maggioranza delle partite di calcio, e non parlo solo del calcio professionista purtroppo, cioè, del primo non prenderle, non è di casa ne ad Udine, ne a Torino, nella Torino granata s'intende.


Il resto verrà a Torino com'è avvenuto ad Udine.
Partita difficile questa contro l'Udinese, inutile far finta di nulla, i friulani stanno vivendo un periodo di forma splendido, giocano bene a calcio, lo fanno divertendosi senza stress e tensioni inutili, hanno un modulo collaudato ed un allenatore che forse non è un gran chiacchierone, ma sicuramente è uno che sa il fatto suo.

Per battere questa Udinese, ci vuole un Toro con la T maiuscola, senza cioè sbavature difensive, senza amnesie a centrocampo e virilmente dotato in attacco, ma ci vuole anche quel pizzico di fortuna che "aiuta".
Aiuta in attacco, dove oltre ad una mira più accurata hai bisogno anche di quel rimpallo o di quella zolla di campo che ti metta nella migliore condizione per fare gol.
Aiuta anche in difesa, dove è vero vieni sempre punito al primo errore, ma anche il più delle volte al primo tiro.
Aiuta anche in panchina dove se metti dentro uno e questo dopo trenta secondi la butta dentro, sei un genio, e se malauguratamente la butta fuori, sei un deficiente.


Aiuta anche l'arbitro che magari vede un rigore esistente a tuo favore, e non te ne assegna uno dubbio a tuo sfavore.
Aiuta anche i tifosi che vanno a casa più tranquilli, consci di aver visto una bella partita di calcio, e non qualcosa di surrogato, tra ripieghi e compensazioni, difese chiuse e contropiede, e quel vecchio adagio che recita sempre: "Palla avanti e pedalare".


Insomma Udinese-Torino ha tutte le carte in regola per essere una bella partita.
Se vince il Torino potrebbe essere bellissima.


di Flavio Bacile


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