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Attento Toro, Foschi ti vuole affondare

di Marina Beccuti

Il Torino, anzi Cairo, più che temere la grande forza del Padova e di El Shaarawy, incerta la sua presenza per l'impegno in Under 19, deve stare attento a chi rosica contro un trattamento giudicato malvagio nei suoi confronti. Rino Foschi, uno dei migliori direttori sportivi e d'esperienza che, come molti altri, al Toro ha fallito. Umiliato, secondo quanto ha detto a La Stampa. Ancora tutti ricordano le sue parole quando fu presentato Petrachi, come suo vice: "Io sono il direttore sportivo del Torino", ma il presidente ormai aveva scelto e Foschi se ne andò, sbattendo la porta, anche se in quel momento tutto sembrava essersi concluso con un gentleman agreement. Ma le verità nascosta prima o poi vengono fuori e adesso esce la rabbia che Rino Foschi ha tenuto dentro di sè per due anni. "Io ero felicissimo di poter lavorare nel Toro e credo di aver dato il meglio di me stesso. A Cairo ho fatto guadagnare 16 milioni di euro tra Rosina, Dzemaili, Natali e poi avevamo costruito una squadra competitiva per tornare subito in serie A. Purtroppo le cose non sono andate come pensavo ed ho ricevuto un'umiliazione che non meritavo dopo trent'anni di onorata carriera", si legge su La Stampa.

L'ex ds granata rincara ancora la dose: "E' stata la parentesi più brutta della mia vita e ne sono uscito distrutto, oltre che umiliato. Io ho sempre ascoltato, senza spaccare l'ambiente, però ho mangiato un sacco di polvere. E questo non lo meritavo". E poi ricorda che aveva tra le mani un certo Maxi Lopez, più Abel Hernandez, il primo per 1,3 milioni di euro ed il secondo in prestito gratuito, entrambi in forza al Fk Mosca. Foschi in genere va in panchina, ma essendo stato espulso potrebbe essere squalificato e così sarà costretto ad andare in tribuna. A fianco di Cairo? Non sia mai. Sempre che Cairo sia a Torino, a rischiare altre contestazioni, magari in panchina come ha fatto recentemente. Di certo non ci saranno abbracci, così com'è stato con Novellino sabato, quando i due, incrociandosi a bordo campo mentre Foschi raggiungeva gli spogliatoi dopo l'espulsione, non hanno avuto tenere parole nel salutarsi.