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Baselli: “Ho fatto il regista, ma Ventura mi vede mezz’ala, sono a disposizione”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il centrocampista Daniele Baselli in conferenza stampa ha parlato del suo arrivo al Torino e del ruolo che ricoprirà in granata.

Regista o mezz’ala, lei quale ruolo predilige?

“Ho fatto tanto il regista quand’ero in Primavera e nei due anni di serie B, poi dopo pian piano ho cambiato un po’, infatti, con Colantuono utilizzavamo il 4-4-2 di conseguenza ero un centrocampista centrale normalissimo. Con altri moduli ho notato che è difficile giocare davanti alla difesa, forse perché sono sempre stato schierato da interno, quindi mi trovo meglio in quella posizione ed essendo più vicino alla porta ho maggiori possibilità di segnare e questo penso che sia importante anche per i compagni”.

Mister Ventura le ha detto che la vede in un certo ruolo in particolare?

“Da quando sono arrivato al Torino Ventura mi ha messo nel ruolo di mezz’ala, senza chiedermi se preferivo una posizione in particolare. Penso che durante l’anno nel visionarmi abbiano visto che ero più propenso ad agire in questa posizione, però se serve che io faccia il mediano me la cavo anche in quel ruolo”.

Per la sua carriera futura, anche in prospettiva Nazionale maggiore, è possibile ipotizzare un ruolo alla Pirlo? Senza fare paragoni, pensa di avere caratteristiche di questo tipo?

“Sono un ragazzo ambizioso perciò penso che arrivare alla Nazionale maggiore sia nel cuore di tutti i ragazzi e lo è anche nel mio. L’importante adesso è che io riesca a ritagliarmi uno spazio nel Torino e man mano i risultati verranno di conseguenza. Sulla carriera di Pirlo non c’è nulla da dire, credo sia il sogno di tutti ottenere i risultati che ha conseguito lui, passando dalle giovanili alle Under e alla nazionale maggiore è perfetto, ma ci sono tanti altri giocatori ad aver fatto altrettanto bene”.        

Ha interrotto le vacanze per firmare il contratto con il Torino ed è arrivato in ritiro sacrificando qualche giorno di ferie, sente forte il senso della responsabilità, magari anche perché è già padre nonostante la giovane età?

“Avere una figlia mi ha responsabilizzato un po’ ed è importante essere padre perché so di dover rendere molto a lei, questo fa crescere e si è meno ragazzo e più uomo. L’essere arrivato in ritiro con qualche giorno d’anticipo sulla data prevista è dovuto al fatto che arrivando in una nuova squadra e sapendo che il mister lavora tanto sulla tattica prima entro negli schemi meglio è, senza perdere tempo. Le vacanze le avevo prenotate fino a una certa data e allora perché non arrivare prima, mi avrebbe fatto solo bene”.

Ha qualche hobby? Come trascorre il tempo libero?

“Mi piace tanto andare a pesca, anche se adesso da quando ho avuto la bambina sono un po’ limitato nel poterlo fare. Mi piace giocare alla Play Station, niente di più. Passo il maggior tempo possibile con mia figlia. Mi piacerebbe giocare a tennis, ma non l’ho mai praticato, lo guardo solo in televisione”.


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