Basta torti e certi cori e striscioni però si osi anche di più in campo
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Niente scuse che dal campo è difficile vedere certi sgambetti o ostacoli nei movimenti in area o che un giocatore è in fuorigioco oppure che è a terra per infortunio o è trattenuto per la maglia con la stoffa che si allunga a dismisura oppure ancora non accorgersi che le braccia di un calciatore sono aderenti al corpo e se la palla vi rimbalza sopra fischiare fallo di mano. In ogni partita ci sono un arbitro, due guardialinee, due arbitri di porta e il quarto uomo, quindi dodici occhi che hanno l’opportunità di verificare che cosa succede e agire di conseguenza, prendendo le decisioni conformi al regolamento. Peggio ancora se un fallo viene fischiato, quindi visto e non si procede alla doverosa ammonizione, perché in questo caso non si tratta di errore involontario. Che gli arbitri e i loro assistenti possano sbagliare è indubbio sono esseri umani, ma che prendano più cantonate gravi nel corso di una stessa partita e a svantaggio della stessa squadra non va per nulla bene, poiché si falsa il risultato della gara e di conseguenza la classifica e la regolarità del torneo. Il Torino in questa stagione è stato pesantemente penalizzato da torti arbitrali e infatti gli mancano non meno di cinque punti in classifica.
Discorso differente, ma altrettanto importante perché riguarda l’educazione e il rispetto, sono certi striscioni e cori che si sentono negli stadi. Un conto è il sano sfottò, tutt’altra cosa è non rispettare i morti e il lutto e il ricordo di chi è vivo. Tanti tifosi veri si indignano se altri “colleghi di fede” si rendono colpevoli di certi atteggiamenti, però questo non basta perché ogni domenica episodi di tale bassezza si ripetono. Bisogna dirlo una volta per tutte e in modo chiaro: chi espone certi striscioni ed intona certi cori è un infame, non è un tifoso e neppure un uomo. Ripulire il calcio non consiste solo nel debellare le scommesse illecite o pretendere che gli arbitri e gli assistenti non commettano errori evitabilissimi, ma anche cacciare dagli stadi chi si spaccia per tifoso e non lo è.
Che il Torino dopo il derby abbia molte cose sulle quali recriminare è innegabile, però che non diventino alibi per far passare in secondo piano che qualche errore in campo da parte granata c’è stato e che forse con un atteggiamento un tantino più determinato e coraggioso, soprattutto nel secondo tempo quando la Juventus è un po’ calata sul piano del gioco e della tenuta fisica, forse avrebbe potuto pareggiare. Certe punizioni non ben calciate come certi corner non perfettamente battuti potevano essere sfruttati meglio, così come certe azioni che si sono concluse con tiri fuori dallo specchio della porta con un po’ più di precisione avrebbero anche potuto avere esito migliore. Al 4’ Kurtic ha calciato dal limite dell’area e la palla è finita abbondantemente a lato della porta difesa da Buffon. 10’ El Kaddouri dopo aver saltato Barzagli ha tentato il pallonetto, però il pallone, anche se non molto, ha sorvolato la traversa. 17’ il tiro di destro di Immobile si è stampato sull’esterno della rete, forse non era semplicissimo il tiro, però non è andato a buon fine. 28’ cross di Darmian per Kurtic che in girata non calibra bene e la palla è un po’ alta. 34’ su sviluppo da calcio d’angolo Glik di testa indirizza il pallone verso Darmian che per un soffio non arriva a deviarlo verso la porta. 40’ la punizione dal limite conseguente al fallo di Vidal non è calciata bene da Bovo. Nella ripresa al 3’ è bravo Buffon che in due tempi neutralizza il tiro di destro di Darmian. 18’ punizione calciata da El Kaddouri con pallone che finisce alto. 20’ tiro di Immobile dal limite che viene rimpallato da un difensore bianconero e poi Vives non riesce ad agguantare la sfera e Buffon se ne impossessa. 22’ cross dalla sinistra di Pasquale per Immobile che di testa prova a girare la palla in rete, ma la deviazione termina abbondantemente fuori dallo specchio della porta. 33’ calcio d’angolo dalla destra senza esiti. 38’ cross di Meggiorini dalla sinistra, ma non c’è nessun compagno pronto a raccogliere l’invito. 41’ Immobile prova la rovesciata, però la difesa bianconera è attenta a non farsi sorprendere. Negli ultimi minuti della partita è vero che il Torino prova in più occasioni a rendersi pericoloso senza riuscire a impensierire Buffon.
Il Torino sta disputando un campionato sopra le aspettative, quindi gli vanno riconosciuti meriti, però senza neppure prendere in considerazione la possibilità di arrivare al sesto o al quinto posto utile per accedere all’Europa League, ma soltanto facendo un discorso di crescita e di conoscenze, come ripete da sempre Ventura, aumentando la precisione nei tiri finali, osando un po’ di più e credendo anche maggiormente nei propri mezzi forse qualche occasione non verrebbe sprecata e in classifica qualche punto in più ci sarebbe, a prescindere dagli errori arbitrali. Se poi il tiro o la giocata risulta sbilenca e sulla ripartenza gli avversari si rendono pericolosi pazienza, si riceveranno delle critiche però non ci sarà mai il rimpianto che si poteva fare un po’ di più e non lo si è fatto, solo per non correre il rischio di sbagliare, tanto vale commettere un errore per averci provato e non per non aver osato.