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Battere DiFra e riscattarsi: Mazzarri sa come si fa

di Emanuele Pastorella

Prima di tutto bisognerà battere il maltempo, con l’allerta arancione che preoccupa non poco Sampdoria e Torino. A brevissimo, in Prefettura, l’incontro decisivo, poi eventualmente si dovranno aspettare le ore 15, ma il rischio rinvio rimane sempre molto alto. Walter Mazzarri, intanto, non ci pensa, ma è solo concentrato sul campo. Sa che oggi il suo Toro ha tanto da farsi perdonare, dopo il bruttissimo tonfo casalingo di lunedì contro il Lecce. “E’ stata la partita peggiore da quando sono arrivato qui” ha dichiarato ieri alla vigilia. E se i primi sei mesi, quelli post-Mihajlovic del girone di ritorno nel 2018, sono ritenuti da tutti sperimentali, ora sul Toro si vede la mano di Mazzarri. E, da un anno a questa parte, i granata non hanno mai perso due partite consecutive: Belotti e compagni sono stati sempre in grado di rialzare la testa, riscattandosi dopo un tonfo. Ed è l’obiettivo di oggi, con i blucerchiati che sono l’unica squadra rimasta a zero punti in classifica. Se il tecnico granata sa quali corde toccare dopo una sconfitta, sa anche molto bene la ricetta per imbrigliare il collega Di Francesco. 

Lezioni di calcio – Se il bilancio è in parità, in sei precedenti sono arrivate tre vittorie a testa e zero pareggi, i successi di Mazzarri hanno un qualcosa di clamoroso. Nel giro di due stagioni, tra il Mapei Stadium e San Siro, l’attuale granata diede due lezioni di calcio all’attuale blucerchiato: 0-7 nel 2013/2014, 7-0 nel 2014/2015, Di Francesco venne di fatto annientato dal collega nei confronti tra Inter e Sassuolo. Oggi, maltempo permettendo, un nuovo capito della loro sfida personale. Entrambi vanno a caccia del riscatto, l’ex giallorosso addirittura dei primi punti da quando è arrivato a Genova. Ma Mazzarri non può lasciare altri punti per strada, la sconfitta contro il Lecce ha fatto troppo male. 


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