Battere il Verona per tornare in vetta è missione possibile
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Sapere i risultati delle altre squadre vuol dire anche conoscere qual è l’unico modo per tornare in vetta: vincere, perché il pareggio non sarebbe sufficiente. Che si vada sempre in campo per i tre punti è scontato, o almeno dovrebbe esserlo, però quando si è consapevoli che è l’unico risultato utile diventa ancora più categorico conquistarli. Senza farsi prendere da puerili ansie da prestazione l’obbligo di vincere dovrebbe fornire stimoli aggiuntivi, perché diventa una sfida con se stessi prima ancora che con gli avversari. Alle spalle il Torino si è già messo ventinove partite che gli hanno dato la consapevolezza di avere un proprio gioco e di saperlo imporre a chiunque, anche se non sempre è facile farlo, ma la grandezza di una squadra si vede proprio nelle sfide più ardue e quella con il Verona appartiene a questa categoria perché, come ben spiegava ieri in conferenza stampa Ventura, la compagine di Mandorlini “ha una sua struttura, è cresciuta tantissimo rispetto alla partita dell’andata, ha giocatori di assoluta qualità, ha un’organizzazione e vi è grande disponibilità da parte dei calciatori” a tutto questo il mister granata aggiungeva che “il Verona verrà qui per vincere, e questo è normale, ma anche perché crede ancora alla promozione diretta e fa il suo gioco e non cambierà il suo atteggiamento, è una squadra che concede pochissimi spazi, è compatta, chiude tutto e riparte andando a giocare negli spazi che le squadre avversarie le concedono”.
Se il Verona è una squadra di livello, non per niente è quarta in classifica, il Torino però non è da meno avendo cinque punti in più degli scaligeri e occupando il secondo posto solo perché il Pescara, primo, ha giocato una partita in più. I granata hanno tutte le carte in regola per andare in campo e riuscire a battere il Verona perché due su tre dati che sono particolarmente significativi in ogni partita supportano questa tesi: palle recuperate, passaggi riusciti e tiri verso la porta. Dati che possono facilmente essere consultati sul sito della Lega di serie B che vengono forniti nel report delle gare e stabiliscono per ogni match i sei giocatori, di entrambe le squadre, che si sono distinti in queste tre attività.
Per palle recuperate il Verona è superiore al Torino: Tachtsidis (658), Maietta (444), Mareco (207), Ceccarelli (145), Cangi (100), Scaglia (96), Russo (90), Frello (61), Abbate (59), Esposito (28), De Andrade (19), Doninelli (18); mentre nelle file granata spiccano Iori (511), Ogbonna (252), Parisi (188), Di Cesare (185), Basha (167), Vives (162), Glik e Darmian (139), D’Ambrosio (43), Zavagno (36), Pratali (24), De Feudis (17), Coppola (14).
Questo dato non deve mettere in apprensione i tifosi del Toro, perché per quel che riguarda la media del possesso palla il Torino fa registrare un 28’:39’’ e il Verona un 25’:43’’ e chi fa più possesso palla deve recuperare meno palloni, quindi la differenza di 48 palle recuperate a favore del Verona non deve preoccupare.
Acquista un valore ancora maggiore il dato sul possesso palla se lo si confronta con quello dei passaggi riusciti dove il Torino primeggia sul Verona: Iori (1.249), Ogbonna (1.040), Parisi (817), Darmian (810), Glik (689), Basha (479), D’Ambrosio (446), Vives (220), Di Cesare (203), Zavagno (121), Pratali (108), De Feudis (54), Surraco (32); fra i gialloblù ci sono Tachtsidis (873), Scaglia (615), Maietta (603), Frello (353), Hallfredsson (342), Abbate (298), Cangi (289), Esposito (268), Ceccarelli (249), Russo (109), Pugliese (88), Mareco (12), Ferrari (32). La precisione dei granata sorpassa di 2.068 unità quella degli scaligeri.
Anche il dato sui tiri verso la porta avversaria vede una superiorità a favore del Torino: Bianchi (80), Antenucci (34), Sgrigna (34), Stevanovic (27), Ebagua (24) ora in forza al Catania, Iori (16), Basha, Meggiorini e Vives (9), Glik e Parisi (8), Oduamadi e Verdi (7), Di Cesare, Ogbonna e Suciu (4), Guberti e Pratali (2); per il Verona Hallfredsson (49), Gomez Taleb (46), Ferrari (30), Russo (28), Tachtsidis (26), Lepiller (11), Berrettoni, Bjelanovic e Pichlmann (9), Abbate (6), Frello (4), Mareco (3), Ceccarelli, D’Alessandro, Doninelli, Esposito, Galli e Scaglia (2). In questo caso la differenza è di ben 77 in più per il Torino.
Cosa accadrà in campo questa sera è impossibile da sapersi, ma il confronto dei dati fra Verona e Torino sicuramente conforterà i tifosi granata che accorreranno in massa allo stadio Olimpico, è sicuro che si supererà il numero di spettatori che erano presenti in occasione della gara con la Sampdoria, che rappresentava il record stagionale. I ragazzi di Ventura hanno la volontà di riprendersi la vetta e pur rispettando il Verona non lo temono e i tifosi non aspettano altro che gioire con i loro beniamini.