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Bava ammette di aver sbagliato qualcosa come ds, ma: "E' stato un premio alla mia carriera"

di Marina Beccuti

Massimo Bava, che è tornato al settore giovanile del Torino, in una diretta Aiac di Torino fatta su Facebook, ha ammesso di non aver raggiunto i risultati sperati come ds della prima squadra granata.

“La mia stagione come direttore sportivo in Serie A è stata fallimentare”.

Ripartendo dall'inizio della sua carriera ha confessato: “Ho fatto vent’anni di onorata carriera partendo dall’Eccellenza, poi le giovanili con il Torino. Per l’ottavo anno in granata sono stato promosso a direttore sportivo di Serie A: anche se è andata male, lo ritengo un traguardo bellissimo, un premio alla carriera, che non mi aspettavo. Qualcosa che mi ha riempito di gioia, tanta quanta la delusione di quest’anno, ma le emozioni vanno gestite. Quando mi volto indietro e faccio mente locale mi rendo conto che è stato fatto un ottimo percorso”.


Bava ha anche sottolineato i suoi rimpianti, quando ha avuto tra le mani dei giovani campioni che non nè riuscito a portare al Toro, uno su tutti Nicolò Zaniolo.

“Era il 2016, Zaniolo aveva appena lasciato la Fiorentina. Io lo avevo visto giocare e avevo capito che era forte ma un allenatore mi disse che era un ragazzo con la testa un po' particolare. Per questo tentennai, alla fine provai comunque a prenderlo ma aveva già firmato con la Virtus Entella". 

Ci sono altri due giocatori che sono passati sotto il suo interesse, ma le cose andarono diversamente: "Quando Sottil stava andando alla Fiorentina ho avuto un lutto famigliare che, purtroppo, mi ha impedito di occuparmi personalmente della faccenda. Kean invece era nei Giovanissimi fascia B del Torino, doveva firmare il vincolo ma la madre, anziché venire da noi, si presentò a Vinovo. Ha rifiutato il Toro per andare alla Juve".

Ma anche Kean, viene da dire, è un po' una testa particolare, in fondo ne ha combinate parecchie da che è diventato più famoso.


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