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Belotti deve tornare ad alti livelli altrimenti rischia di essere una meteora

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento nella prima parte del campionato e questo è un dato di fatto inconfutabile, ma Andrea Belotti, il “Gallo”, anche prima e fra uno stop forzato e l’altro non era quello dello scorso campionato. Se da una parte il calo, iniziato alla fine della scorsa stagione, poteva essere giustificato e spiegato dal fatto che era un po’ stanco per aver tirato la carretta su alti livelli per lungo tempo dall’altra parte questo non vale per l’inizio di questa stagione partita sotto i suoi standard. Le voci di mercato e la famosa clausola da cento milioni non possono essere una spiegazione assoluta perché i campioni non si fanno influenzare da queste cose proprio perché sono dei campioni e lo dimostrano anche con il carattere che li rende impermeabili a certe situazioni, che abbiano vent’anni o trenta non conta poiché sono forti in assoluto a prescindere dall’esperienza e dalla carta d’identità. Anche il cambio di modulo che Mihajlovic aveva inaugurato sul finire dello scorso campionato passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 non è una spiegazione sufficiente perché Belotti restava comunque il terminale principale dell’attacco e anzi con un compagno di reparto in più aveva maggiore libertà poiché gli avversari avevano un attaccante in più di cui occuparsi. E’ vero che più attaccanti ci sono in campo e maggiore diventa la concorrenza per fare gol, ma è anche vero che chi rappresenta il fulcro del gioco d’attacco in quanto miglior realizzatore deve saper volgere a suo vantaggio anche questo tipo di situazione perché solo così si diventa campioni veri. E chi ha una clausola da cento milioni è per forza di cose un campione.

Alla ripresa degli allenamenti, domenica, dopo la sosta del campionato saranno valutate le condizioni fisiche di Belotti che è alle prese con un trauma distorsivo al ginocchio destro che, per fortuna, non ha avuto come conseguenza una lesione legamentosa o meniscale. L’infortunio è avvenuto durante l’allenamento del ventisette dicembre ed è ragionevole pensare che per la ripresa del campionato il ventuno con il Sassuolo Belotti potrebbe essere a disposizione di Mazzarri, non sarà ancora al top della forma ovviamente, ma avrà messo alle spalle questo secondo infortunio. Starà quindi al “Gallo” tornare sui livelli che fra la metà di due stagioni fa e la scorsa lo hanno portato ad essere uno degli attaccanti più prolifici della serie A e un punto fermo della Nazionale italiana. Belotti ha il dovere prima di tutto verso se stesso e poi anche verso il Torino, che gli ha permesso di diventare un calciatore con una clausola da cento milioni senza neppure vantare un curriculum con una certa consistenza di partite a livello internazionale, di tornare quello di un tempo. L’appannamento che ha offuscato la sua capacità di segnare a ripetizione e con continuità deve essere superato altrimenti per lui c’è il rischio di essere una meteora, ma il “Gallo” che finora tutti hanno potuto conoscere non è certamente un attaccante meteora, quindi, tutti si aspettano che si metta subito alle spalle questo brutto periodo.