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Belotti e Sirigu, fiducia nel Toro. Ma ha anche una scadenza

di Federico Danesi

Parafrasando una celebre pubblicità che dagli anni '50 è ancora nota oggi, "Cairo vuol dire fiducia". O meglio, il Toro vuol dire fiducia perché pare chiaro a tutti che la prossima sarà un'estate di cambiamenti e di ricostruzione. Ci sono punti fermi da cui ripartire, certo, come Ansaldi e Rincon, Sirigu e Belotti. E proprio questa è stata la loro mozione d'affetto, fiducia. Fiducia nel fatto che il Toro volterà pagina e darà un senso alle sue stagioni, alle sue partite, in pratica avrà un progetto.

Proprio per questo, almeno per ora, Sirgu e Belotti si stanno tappando le orecchie e non sentono le sirene in arrivo da altre parti, che pure suonano molto forti e in alcuni casi sono pure allettanti. Ancora non è chiaro quando aprirà il mercato e quanto durerà, non lo sa nessuno. Ma ci sarà un inizio e una fine. E se in prossimità della fine ad entrambi non arriveranno quelle risposte che hanno chiesto al presidente, sotto forma di concretezza attorno a loro, aspettiamoci che come successo con Nkoulou nascano mal di pancia difficili da curare con una semplice fialetta ricostituente.


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