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Belotti: "Il mio futuro va valutato a 360 gradi. Andare in una grande per fare panchina non serve"

di Alex Bembi

Andrea Belotti ha rilasciato alla Rai alcune dichiarazioni interessanti, sul suo presente in azzurro e nel Toro e soprattutto sul futuro: “Non basta andare in una grande squadra se poi vai in panchina. Io penso solo a fare bene in campo. Sono idee che escono sempre fuori ma bisogna valutare bene, a 360 gradi, quale sia la cosa giusta per me. Quindi la condizione è andare in una grande per fare il titolare? Certo. In questa stagione ho avuto due infortuni che hanno condizionato il mio rendimento però adesso mi sento bene e ci sono ancora tante partite. Penso che l’attaccante oltre a fare gol deve saper aiutare la squadra. Si vince e si perde in undici".  Sulla gara contro l’Inghilterra: “Credo che il mio atteggiamento faccia capire alla gente quanto io ci tenga a giocare questa partite e a vincere. Per me questa può essere un'occasione d'oro come per altri giocatori: avremo gli occhi di tutti addosso e cercherò di dare il massimo. Quella patita contro la Svezia è stata una delusione che abbiamo provato tutti. Ora cerchiamo di superarla rimanendo compatti e lavorando. Solo così si può uscirne".

Qualche parola anche sul suo ex tecnico sia in granata che in Nazionale, Giampiero Ventura: "Non l'ho più sentito. Intorno alla nazionale c'è un senso di precarietà? Lo sentiamo e per questo cerchiamo di rimanere uniti per ripartire. Vogliamo dimostrare che l'Italia è una grande nazionale. Ma solo con il tempo e con il lavoro possiamo farlo vedere sul campo. Stiamo cercando di ripartire, Di Biagio è con noi da una settimana. Non conosce tutti i giocatori ed è normale che abbia bisogno di tempo. Cosa dico a chi vorrebbe un'Italia vincente? Abbiate fiducia in noi e in ciò che stiamo facendo. Sappiamo tutti quale sia la forza del calcio italiano”. 


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