Belotti rimane o se ne va? E' il momento della riflessione
Andrea Belotti è al Torino dal 2015 ed è diventato l’idolo indiscusso di questa squadra. Ha sposato la causa granata ed è rimasto a dispetto delle pretendenti. E’ stato probabilmente intelligente a non farsi conquistare da un bell’ingaggio e tante promesse, perché ha sempre saputo che in granata ha il posto assicurato e questo è importante per rimanere nel giro della Nazionale. Per lui parlano numeri importanti, in 214 gare ha segnato 103 gol, superando così Baloncieri, a quota 100 reti, diventando così l’ottavo miglior bomber della storia granata.
Ma il rinnovo latita e bisognerà, forse, attendere la fine di questa stagione per sapere se sarà ancora granata oppure alla fine accetterà di fare il salto di qualità andando in una squadra di prima fascia, che gli permetta di giocare le coppe europee, anche se, probabilmente non avrà più la sicurezza di essere titolare assoluto.
Cairo non ha più raccontato la solita tiritera, ovvero che non lo vende, ma che deciderà il giocatore se rinnovare o no. Quindi per la prima volta c’è stata un’apertura verso un’ipotetica cessione, ma se Belotti vuole rimanere, potrebbe diventare il giocatore che ha scelto di sposare la causa granata fino al termine della carriera.
Perché succeda bisogna che il Torino gli presenti un progetto credibile, altrimenti sarebbe anche giusto che il Gallo decidesse di andare via. E magari i soldi che entreranno nelle casse societarie potrebbero aiutare a completare quel progetto mai nato, per fare finalmente un campionato non da comprimario ma da protagonista, anche senza il suo giocatore più rappresentativo.