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Belotti si ritrova nel derby ma c'è un problema tra i pali: altro errore per Vanja

di Emanuele Pastorella

Il derby della Mole finisce in parità ma l’1-1 fa sorridere molto più il Torino rispetto alla Juventus. De Ligt apre le marcature nel primo tempo, all’ora di gioco Belotti firma un pareggio che è rimasto tale. Juric riesce a riscattare le due sconfitte consecutive contro Udinese e Venezia ed esce dallo Stadium con una buona dose di autostima per il proseguimento della stagione. E, soprattutto, riabbraccia un Gallo tornato al top della condizione mentale, mentre per quella fisica dovrà ancora lavorare tra le mura del Filadelfia. Contro il Venezia il ritorno con gol poi annullato dal Var, ieri nessuno ha potuto togliergli la rete: una marcatura da bomber vero, in girata di sinistro su ottima imbeccata di Brekalo. L’1-1 ha mandato in visibilio lo spicchio con oltre 500 tifosi granata, ma è davanti ai microfoni che l’entusiasmo si è spento quasi subito “Non so se è stato l'ultimo derby, ma sono orgoglioso di me stesso e dei compagni perché abbiamo fatto una grande partita" il commento del capitano, con quel contratto in scadenza a giugno 2022 che per il momento non viene prolungato. E, almeno a sentire le sue parole, sembra che non ci siano i presupposti per continuare insieme. Juric, intanto, rimane sulla sua linea: “Può fare un gran finale di stagione, deve soltanto pensare a questo e poi a fine anno deciderà con calma cosa fare” ha commentato sulla vicenda. Se in attacco l’allenatore ha ritrovato il suo bomber, è in porta che aumentano i punti interrogativi.

Vanja da rivedere

Il croato parla dei punti persi nei finali, il conto si aggira intorno ai sei, ma ora cominciano a pesare anche quelli sfuggiti per disattenzioni di Milinkovic-Savic. La “passeggiata” per l’area di rigore contro il Sassuolo, le topiche di Udine, due gol fotocopia tra Venezia e Juventus: il portiere ha bisogno di ritrovarsi, anche se le valutazioni sono già in corso. I tifosi cominciano a storcere il naso, anche perché le ultime due reti sono sembrate davvero identiche. Cross sul secondo palo, errore di valutazione sia nella traiettoria che nel posizionamento, gol avversario: un portiere di due metri e 02 non può non uscire, o almeno dovrebbe cercare di limitare i danni tra i pali. In entrambe le occasioni, invece, il serbo è apparso titubante nei fondamentali, mentre Berisha e Gemello sono rimasti a guardare. Nelle prossime settimane si cercherà di capire i motivi di questa involuzione di Milinkovic-Savic, il quale nel girone d’andata aveva addirittura impressionato in positivo.


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