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Belotti-Toro, l'insidia per la permanenza può giungere dalla Premier

di Claudio Colla

Sulle tracce di Andrea Belotti resta il Napoli, per il quale però il capitano granata resta, al momento, un obiettivo di non primaria importanza. De Laurentiis e Giuntoli guardano infatti anche a profili dal maggior spessore internazionale, tra cui Diego Costa, e al possibile ritorno di Edinson Cavani dal PSG. Tutto questo, nonostante Il Gallo sia considerato da Gattuso un innesto ideale, in sostituzione del probabile partente Milik, e senza contare che le ambizioni di quello che è stato il Napoli fino all'estate scorsa potrebbero uscire fortemente ridimensionate, dal post-pandemia e dal post-campionato. Un progetto che dunque potrebbe risultare poco ambizioso per le succitate star internazionali, ancorché attempate e non così lontane dal crepuscolo della propria carriera, calzerebbe viceversa a pennello per il bomber di casa Toro, che potrebbe finire per forzare la mano in direzione di una cessione. Un movimento che soddisfi le casse granata, e che gli offra una piattaforma ottimale per puntare almeno al quarto posto in campionato, oltre alla partecipazione alle competizioni continentali. Senza contare le prospettive di almeno semi-titolarità in Nazionale (difficile al momento pensare che gli possa essere riservato il posto di nove per antonomasia, con un Immobile di questo calibro).

La destinazione di Belotti, ove la cessione divenisse realtà, potrebbe però collocarsi oltre confine. Tra le tante squadre di fascia bassa Champions/medio-alta Europa League per il quale il profilo del capitano del Toro rappresenterebbe un innesto adatto, per caratura tecnica, per esperienza internazionale, per costi di cartellino e ingaggio (dal Lione al Siviglia, dal Bayer Leverkusen al Marsiglia, passando per Lipsia, Valencia, Porto), si starebbe facendo sempre più insistente l'ipotesi legata all'Everton. Carlo Ancelotti, che già si era interessato a lui appena arrivato a Napoli, ormai quasi due anni fa, vorrebbe infatti ancora puntare su un giocatore proveniente dalla Serie A, nonostante l'annata di debutto tutt'altro che entusiasmante per Moise Kean. E, con lo stesso ex-Juve nemmeno certo della conferma, e con almeno uno tra Dominic Calvert-Lewin e Cenk Tosun - per motivi opposti, il primo per richieste delle big, il secondo per aver ampiamente deluso le aspettative - in uscita, i Toffees, pronti a puntare a un piazzamento tra le prime sei per il 2020/21, potrebbero ritrovarsi con un discreto "tesoretto" da reinvestire sul mercato, e una rosa di buon livello, il cui zoccolo dovrebbe essere per lo più confermato in blocco. Progetto che, al netto della disponibilità di Belotti ad approdare sulle sponde albioniche, garantirebbe quei 35-40 milioni di euro (limitando le aspettative sull'abbassamento generale dei prezzi che presumibilmente colpirà, nel bene e nel male, tutto il sistema calcio, nel post-pandemia) che realisticamente Cairo può aspettarsi di incassare, qualora Il Gallo prema nella direzione di un addio, e al giocatore stesso un palcoscenico di tutto rispetto.


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