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Belotti va tutelato di più è un patrimonio non solo del Torino

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin

Gli elogi per Andrea Belotti sono all’ordine del giorno e gli ultimi autorevoli arrivano da Hernan Crespo e Fabio Capello, due che non hanno bisogno di presentazioni. Crespo: “Mi fa venire la pelle d’oca. Non è solo molto forte e bravo, ma sa trasmettere tanto alla squadra, ai compagni, ai tifosi e a tutti gli appassionati del calcio. Ha fame e la trasmette perché ha voglia, grinta, senso del gol e gioca per la squadra. Sa di essere forte, ma anche di avere grandi margini di miglioramento e di crescita. Lo stimo moltissimo e volevo dirglielo di persona” così parlava del “Gallo” l’ex attaccante argentino a Coverciano in occasione della cerimonia della consegna della panchina d’oro. Capello “E’ uno degli attaccanti più forti d’Europa. Sa fare tutto. Si muove bene, è veloce e potente e, forse, tecnicamente è più bravo di Batistuta”.

Belotti insieme a Dzeco è l’attuale capocannoniere della serie A ed è l’attaccante della Nazionale che in coppia con Immobile sta portando l’Italia ai Mondiali in Russia. Non si tratta di un giocatore qualunque eppure in campo non sempre è tutelato a dovere. Riceve tantissimi falli troppo spesso non sanzionati dagli arbitri, che però non mancano di fermarlo se facendo a sportellate con gli avversari è lui a essere un po’ scorretto, ma mai commette falli cattivi ed è sempre il primo a scusarsi. E si vede negare gol validi, com’è accaduto con l’Udinese quando è scattato sul filo del fuorigioco, ma a tenerlo in gioco c’era Samir.

Nessuno chiede che gli arbitri e i loro assistenti siano indulgenti con Belotti e chiudano un occhio se commette falli, così come nessuno si sogna di pretendere che gli convalidino gol non validi se è in fuorigioco, ma che siano attenti a non togliergli nulla e che siano sanzionati gli avversari che per riuscire a fermarlo non hanno altre risorse che usare le maniere forti assolutamente sì. Il “Gallo” granata e nazionale è un patrimonio di tutti e va tutelato, al resto ci pensa lui con la voglia che ci mette sempre in campo di fare bene e la generosità di aiutare i compagni e di dare tutto per la squadra.


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