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Benassi: “Voglio ripagare la fiducia in me della società”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Il centrocampista Marco Benassi in conferenza stampa ha parlato della nuova stagione in granata.

Si sente responsabilizzato del fatto che il Torino per riscattarla dall’Inter abbia speso una cifra importante?

“Sì, è un ulteriore motivo per fare bene perché voglio ricambiare la fiducia che il presidente e la società hanno riposto in me e colgo l‘occasione per ringraziare per l’investimento che è stato fatto. Non mi aspettavo che nella busta fosse scritta una cifra di quest’ordine di grandezza, infatti, quando l’ho letta sui giornali sono rimasto stupito in positivo. Perché mi sono detto che il Torino puntava parecchio su di me ed è stato un grande motivo di soddisfazione”.

In granata è arrivato Acquah, teme la concorrenza per un posto da titolare?

“E’ un bene che sia arrivato Acquah perché è importante la concorrenza e poi non bisogna dimenticarsi che il campionato è lungo e quindi avere una rosa più ampia è importante”.

Come si approccia alla seconda stagione in granata?

“Voglio ripartire da dove avevo finito, le ultime prestazioni con il Torino e l’Europeo con l’Under 21 disputato abbastanza bene e voglio che questo sia il punto di partenza per quest’anno”.

Ha colto che poco alla volta i tifosi hanno più fiducia in lei?

“Sì, la colgo dall’atteggiamento dei tifosi che vengono a vedere gli allenamenti e leggendo su giornali e siti. Piano piano sto cercando di conquistarmi la fiducia di tutti”.

Baselli e Zappacosta sono suoi compagni in Under 21, ci può raccontare qualche cosa di loro?

“Sono due grandi professionisti e la cosa fondamentale è che hanno voglia di dimostrare e lavorare, soprattutto per noi che siamo più giovani”.

Belotti potrebbe arrivare a infoltire il gruppo degli azzurrini al Torino, che cosa ne pensa?

“Non so se per Belotti ci sia una trattativa, posso solo dire che è un bel giocatore e penso che si troverebbe bene nel nostro sistema di gioco”.

Il centrocampo è il settore dove il Torino è cambiato rispetto allo scorso anno, che ci sia un gruppo proveniente dall’Under 21 può aiutare? Ha percepito nel primo allenamento che Ventura sta insistendo proprio su questo settore spiegando movimenti e tattica?

“Sì, che ci siano giocatori che si conoscono aiuta. Credo che l’obiettivo di Ventura sia farci crescere tutti ed è vero che sta già dando spiegazioni tattiche perché per giocare nel modo che vuole lui si ha bisogno di una buona conoscenza degli schemi. Questo soprattutto per i nuovi, ma anche per me che ho già fatto con lui una stagione, ma che ho sempre qualche cosa da imparare. Con i nuovi il mister si sta focalizzando sui punti chiave del gioco”.

A proposito dell’Europeo Under 21, quanto è stato difficile accettare l’eliminazione?

“Parecchio e non è ancora passata del tutto, quando ci penso di rammarico ne ho. Sicuramente avevamo il potenziale per fare meglio di quanto abbiamo fatto, abbiamo pagato caro la mezz’ora finale della prima partita ed è stato per questo che siamo stati eliminati”.

Il fatto che l’organico sia già al completo o quasi il 21 luglio è un bene oppure non conta molto?

“E’ una cosa positiva e avere già la squadra al completo è importante perché è utile per amalgamarci e capire il gioco del mister e di conseguenza essere pronti per le prime partite ufficiali”.

State parlando dell’obiettivo Europa League per la prossima stagione?

“No, siamo concentrati su quello che dobbiamo fare e pensiamo partita dopo partita e alla fine guarderemo a che punto saremo arrivati”.

Una curiosità, prima del 4 maggio è andato da solo a Superga, come mai?

“Ero andato con la mia famiglia, con mia moglie e mio figlio, perché ero curioso di vedere, poi, ci sono andato anche con la squadra”.