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Brescia, B&B troppo caro per le tasche di Fabio Grosso

di Federico Danesi

Doveva essere la partita del B&B e in effetti così è stato. Solo che sono cambiati e non di poco i protagonisti. Belotti era atteso e ha risposto presente, come i campioni sanno fare specie quando hanno le spalle al muro. Anche Balotelli era atteso, se non altro perché quello era anche un duello in prospettiva Europei. Non c'è stata partita: uno è statao feroce protagonista fin da subito, al di là dei due rigori trasformati. L'altro molto in fretta è evaporato, lasciando un marchio auadsi imbarazzante per la sua pochezza anche prima che il suo Brescia rimanesse in dieci.

E così è stato B&B, ma con Berenguer. Uno che quando viene chiamato in causa e messo nelle condizioni giuste per fare bene spesso risponde presente. Gioca per la moria degli altri, l'uomo di Pamplona. Ma gioca anche perché lo meroita e ha ripagato la fiducia di Mazzarri sfrittando le praterie lasciareb dai lombardi. Chi invece non gioca, anche se era in campo, è Verdi. Il pavese ha perso l'enesima occasione per prendersi il Toro e dimostare che quei 25 milioni complessivi non sono solo frutto delle esagerazioni estive di ADL. Il prezzi dei giocatori non dovrebbero farlo i presidenti, ma il campo.

Non da oggi il 24 del Toro appare come un elemento estraneo al gruppo e la sua intesa con Belotti è lontana anche da uno standard di normalità, anche se i tifosi gli chiederebbero molto più del normale. Lui al momento non riesce a darlo, forse non è nemmeno messo nelle condeizioni ideali perché rebnde meglik (e l'abbiamo ripetuto più volte) da esterno e non come finalizzatore. Ma tant'è, anche lui si dovrà adattare e prima succederà, meglio sarà per tutti.


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