Buona parte dei giocatori sotto esame per meritarsi la conferma
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Vives si è visto prolungare il contratto di un anno a suon di prestazioni positive in campo, grazie anche alla seconda e forse ancor più fulgida giovinezza sportiva dovuta al nuovo ruolo che mister Ventura gli ha ritagliato come play basso davanti alla difesa o regista arretrato che dir si voglia. Per molti altri compagni invece, a prescindere che abbiano il contratto in scadenza oppure no, ci sono quarantasei giorni di esami continui perché la società dovrà capire se sono giocatori adatti al Torino oppure se si vuole puntare a traguardi un pochino più ambiziosi è meglio trovare uomini più validi.
Sicuri del posto sono Padelli che ha dimostrato che il titolare in serie A lo può fare, magari non è perfetto con i piedi e nei rilanci lunghi soprattutto se pressato da un avversario, ma per il resto garanzie positive ne ha date. Darmian, Glik, Bovo e Moretti anche loro possono dormire sonni tranquilli, così come Maksimovic, seppur sia in prestito, sempre che non sia stato notato da qualche club straniero o italiano e che quindi arrivino offerte per lui interessanti e di un certo prestigio. Di Vives si è già detto, mentre per Cerci il discorso è molto differente perché tutto dipende se lui vorrà restare o meno in granata, se vorrà andare a giocare in un club che disputa la Champions League allora il divorzio sarà inevitabile. Anche per Immobile la situazione è sospesa, il giocatore non disdegnerebbe continuare a indossare la maglia granata, però l’essere in comproprietà con la Juventus potrebbe incidere molto sul suo destino.
Per tutti gli altri, chi più chi meno, ci saranno tanti esami da qui alla fine del campionato. Gillet finirà di scontare la squalifica il 16 agosto ed è sotto contratto fino a giugno 2015, per lui si può prospettare il restare a fare il secondo di Padelli, mentre per Gomis sarebbe auspicabile trovare una squadra che gli permetta di giocare, altrimenti la sua carriera diverrà da eterno secondo e per Berni potrebbe continuare ad esserci un posto da terzo.
In difesa Rodriguez ha ancora un anno di contratto e poiché si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa grossi dubbi non dovrebbero essercene, salvo che lui non desideri o avvicinarsi a casa in Uruguay oppure accasarsi altrove per giocare con maggiore continuità. Masiello e Pasquale, lasciando perdere che in questo periodo sono infortunati e che Pasquale è in prestito dall’Udinese e Masiello in scadenza di contratto, spazio non ne avevano trovato fino a quando D’Ambrosio non è stato relegato in panchina perché in procinto di andarsene. Per Masiello una minima attenuante l’infortunio durante il ritiro e per Pasquale l’essere arrivato a fine mercato, però la società dovrà valutare molto attentamente se sono gli elementi idonei sui quali puntare anche solo come riserve. Vesovic è un giovane arrivato a gennaio e finora non ha trovato molto spazio avendo disputato la partita con l’Inter e quattro minuti con il Cagliari, per un totale di 99’, se ha i numeri che si punti con decisione su di lui altrimenti per tenerlo a fare l’oggetto misterioso molto meglio darlo in prestito altrove poiché ha un contratto triennale o piuttosto cederlo, visto che finora Ventura per sopperire agli infortuni di Masiello e Pasquale ha preferito spostare Darmian a sinistra e Maksimovic o Basha a fare gli esterni di destra piuttosto che utilizzarlo.
Anche a centrocampo non mancano i giocatori sotto esame, anzi. Gazzi in questa stagione, per essere precisi dalla fine della scorsa, è utilizzato con il contagocce e gli viene quasi sempre preferito qualche altro giocatore poiché Ventura non ritiene che abbia le caratteristiche per il 3-5-2. Basha ha un ruolo di gregario affidabile e potrebbe continuare così. Farnerud ha alternato momenti in cui era in auge ad altri in cui, per caratteristiche soprattutto tecniche, gli viene preferito El Kaddouri poiché il belga-marocchino è un trequartista, mentre lo svedese no. Kurtic è diventato subito titolare poiché dopo la cessione di Brighi non c’era in rosa un giocatore che potesse svolgere il ruolo di interno di centrocampo, in particolare sul lato destro, non solo svolgendo un ruolo d’interditore, Basha ha queste caratteristiche, ma anche di supporto alla fase offensiva. Tachtsidis è vero che è chiuso da Vives, ma quando è stato utilizzato pur avendo sfoderato una certa qual visione di gioco finora è apparso lento e non sempre preciso nel difendere la palla, sarà anche dovuto al fatto che ha una corporatura rilevante e che era un po’ sovrappeso però il Torino in mezzo al campo ha assoluto bisogno di uomini di spessore se vuole fare il salto di qualità. Il suo cartellino è in comproprietà fra Catania e Genoa ed ha un valore poco inferiore ai due milioni di euro, è da valutare con grande attenzione se tenerlo sia una spesa oculata e quanto. El Kaddouri ha del talento non di primaria grandezza ma pur sempre di un certo rilievo e piedi discreti oltre alla capacità di agire da trequartista e da interno sinistro e persino da seconda punta, però è un po’ discontinuo. Il fatto che sia in prestito dal Napoli lo mette particolarmente sotto esame e la sua situazione deve essere inquadrata anche alla luce se Cerci e Immobile resteranno in granata la prossima stagione.
In attacco purtroppo Larrondo, in comproprietà con il Siena, ha avuto una stagione sfortunatissima costellata da infortuni, ma con l’annata disputata da Cerci e soprattutto da Immobile grandi spazi non ne avrebbe comunque avuti, tenerlo come gregario dipenderà da quanto può rendere una volta del tutto guarito. Barreto ormai sono anni che tra infortuni e periodi di appannamento non riesce più a rendere come era accaduto ai tempi del Bari di Ventura, il Torino non può permettersi di fare da parcheggio per chi ha anche dei numeri, ma che in campo quando chiamato non riesce a fare la differenza. Meggiorini per abnegazione, spirito di gruppo e volontà di dare il tutto quando ha l’opportunità di andare in campo merita forse più di tutti il prolungamento del contratto, riuscisse anche a segnare o in alternativa arretrasse il suo raggio d’azione trasformandosi in mediano potrebbe con soddisfazioni anche maggiori trovare più spazio e diventare, se non un punto fermo come Vives, sicuramente un giocatore di una certa qual importanza.