Buongiorno una garanzia anche in Azzurro e che rimpianto per il Torino Dovbyk
Fonte: Elena Rossin
Attenzione e precisione nei passaggi con una prova in crescendo dopo un avvio che gli è servito a prendere le misure agli attaccanti ucraini in particolare ad Artem Dovbyk e senza farsi condizionare dall’ammonizione presa in avvio di partita: un’altra prestazione decisamente positiva di Alessandro Buongiorno con l’Italia. Con la maglia azzurra il difensore del Torino si era già fatto apprezzare il 18 giugno scorso nella finale per il terzo posto di Nations League quando al debutto con la Nazionale maggiore aveva giocato come se fosse stato un veterano. Prima aveva conquistato il ct Mancini e ora anche Spalletti. Due partite importanti con l’Italia perché il Bongio granata ha contribuito a vincere la prima e a pareggiare la seconda e in quest’ultimo caso a far approdare gli Azzurri ad Euro 2024 senza dover passare dai playoff.
Chi segue Buongiorno da anni non si stupisce di quanto sta facendo anche con l’Italia perché prima ancora di essere un professionista del pallone è un ragazzo, ha compiuto 24 anni lo scorso 6 giugno, splendido con educazione, intelligenza, non solo gioca a calcio ma si è anche laureato in Economia Aziendale, valori e senso di appartenenza, negli ultimi giorni dal calciomercato estivo aveva detto no grazie alla cessione all’Atalanta per continuare a restare la Torino dov’è cresciuto calcisticamente e di cui è tifoso rinunciando a giocare in una squadra che disputa le coppe europee e a guadagnare più soldi. Valori, senso d’appartenenza e professionalità che ha portato anche in Nazionale. Un orgoglio per il popolo granata.
Popolo granata che ieri sera vedendo Ucraina-Italia si è chiesto perché Artem Dovbyk non sia approdato al Torino. Quando il club granata sfogliava la margherita per trovare un sostituto di Belotti ci fu un incontro con l’attaccante ucraino, allora in forza al Dnipro, che visitò Torino e il Filadelfia, poi però né nell’estate del 2022 né nelle sessioni successive del calciomercato non ci furono sviluppi e Dovbyk lo scorso 6 agosto fu preso dal Girona per 7 milioni di euro, cifra decisamente non alta per un centravanti di 26 anni che segna con regolarità. Infatti dopo i gol in patria anche in Spagna si è ripetuto in tredici partite della Liga ha segnato 7 gol e sfoderato 5 assist che hanno contribuito a portare il Girona al primo posto in classifica e vanno aggiunti una rete nelle qualificazioni alla Champions League e un assist in Copa del Re.
Un grande rimpianto per il Torino visto che i granata faticano enormemente a segnare, solo 10 reti in dodici partite con Zapata e Sanabria che di gol ne hanno seganti solo uno a testa, e che il cartellino di Dovbyk costava relativamente poco e il Girona gli elargisce 2,5 mln di euro di stipendio, cifra sopra ai parametri dei granata ma di certo non esorbitante.