C’è il problema rimonte: se va sotto, il Toro perde (quasi) sempre
La storia del Toro è fatta anche di rimonte storiche. Le due più famose sono legate ad altrettanti derby contro la Juventus, entrate in un modo o nell’altro nella leggenda: l’incredibile 3-2 del 27 marzo 1983 con tre gol in tre minuti e 40 secondi, il 3-3 del 14 ottobre 2001 con la squadra che era sotto di tre al primo tempo (e rigore sbagliato da Salas in extremis con la famigerata buca di Maspero). Ora, invece, quello che prima era un punto di forza è diventato un tabù, un ostacolo insormontabile. La squadra di Juric, infatti, quando va sotto non vince quasi mai. O meglio, perde praticamente sempre, come dimostrano i recenti numeri dei granata.
In questa stagione, Buongiorno e compagni si sono ritrovati in una situazione di svantaggio in sei occasioni. Il risultato? Cinque sconfitte e un solo pareggio, con Zapata a riprendere la Roma nel finale lo scorso 24 settembre. Nelle altre occasioni, invece, la squadra si è sciolta in maniera più o meno preoccupante, dal derby contro la Juventus alle altre big Inter, Milan e Lazio, oltre all’ultima trasferta di Bologna. “Quando abbiamo preso gol non siamo riusciti a reagire” ha spiegato Juric dopo il tonfo al Dall’Ara, nonostante fino alla sciagurata uscita di Gemello il suo Toro non stesse nemmeno sfigurando.
Il tecnico deve cercare una soluzione al più presto, anche perché quella delle mancate rimonte è una tendenza che si porta dietro da quando è sbarcato sotto la Mole. L’anno scorso, infatti, le situazioni di svantaggio furono 17, con appena sei pareggi e addirittura zero vittorie. L’ultima volta che i granata riuscirono a rialzarsi e a mettere la freccia fu il primo maggio del 2022, con l’1-3 di Empoli alla quartultima giornata di campionato. Quella fu la prima e unica rimonta completata dal Toro di Juric, ma è passato un anno e mezzo. Anche da questi numeri si capisce il perché questa squadra non riesca a fare il definitivo salto di qualità.