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C'è un esempio da seguire, con Vagnati si può prendere la strada giusta

di M. V.

L'arrivo di Davide Vagnati segna un nuovo percorso in casa Torino, con il presidente Urbano Cairo che ha compreso la gravità di non avere a disposizione un vero direttore sportivo dopo la separazione con Gianluca Petrachi. Quest'ultimo, prima di un finale da censura, ha pur sempre riportato il Toro a lottare per l'Europa, conquistata in due occasioni, ma senza mai riuscire a fare quel passo in più. Il progetto dell'Atalanta, con un tecnico esperto e preparato come Giampiero Gasperini, è decollato partendo da una forza economica ben inferiore a quella granata, e quest'anno, probabilmente, centrerà per la seconda volta di fila la qualificazione in Champions League, per giunta con un quarto di finale già conquistato in suddetta competizione. La presenza di Vagnati mira a riportare il Torino a livelli più consoni, sperando si possa seguire il modello della società bergamasca ripartendo da giovani interessanti e non fallendo, come troppo spesso sta capitando ultimamente, gli acquisti più costosi. Questo Toro può riprendersi, ma serve una reale continuità.