Cairo: "Baselli è solo a metà del suo potenziale! Grande feeling con Petrachi e Ventura. Gli obiettivi..."
Fonte: Gianlucadimarzio.com
Dieci anni di presidenza, festeggiati con un mercato eccellente e un grande inizio di campionato. Urbano Cairo, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, si è espresso su tanti argomenti, a cominciare dai tanti complimenti ricevuti per gli acquisti: "Mi sono preoccupato. Negli ultimi due anni ci hanno criticato e sul campo poi abbiamo fatto risultati. Vuoi vedere che ora... Invece siamo partiti bene e mi sono rasserenato. All’inizio compravo soprattutto nomi, come facevo per i miei giornali e le televisioni. Tipo il giornalista Sandro Mayer, che con me ha fatto grandi cose. Stesso schema. La differenza è che nel calcio i Mayer devono correre. Invece i miei nomi il futuro ce l’avevano dietro le spalle. Allora abbiamo svoltato gradualmente.".
Su Ventura e Petrachi - "In Petrachi ho trovato una persona competente, onesta, di cui fidarmi. Un professionista di personalità, che sa tenere la sua posizione. Mi ha insegnato per esempio che una squadra va progettata per tempo, con largo anticipo, perché l’allenatore deve potere lavorare con il nuovo organico. Quando lo dico qualcuno sorride, come a dire: ma è scontato... Beh, a vedere l’ultimo mercato di certe squadre non mi sembra così. Ventura è con noi da 5 anni, è un maestro nel far crescere i giovani. Ha fatto un grande lavoro. Ha dato tanto al Toro, ma dal Toro non ha ricevuto di meno. Non ha mai avuto una continuità di lavoro di 5 anni, al massimo un paio di stagioni. Non era mai arrivato a giocare l’Europa League. Non aveva mai chiuso un campionato di A al 7° posto".
Sugli acquisti - "Baselli è partito alla grande, ma presto arriveranno anche Zappacosta e Belotti. Ho visto Zappacosta in amichevole contro al Pro Vercelli e mi ha impressionato. Lo aspetto. Baselli? Credo che stia facendo buone cose perché ho giocato con continuità nel ruolo di mezzala, dove può dare il meglio. Per me Baselli è solo al 50% del suo potenziale, deve crescere atleticamente e nel lavoro difensivo. E' giovanissimo, può completarsi e diventare un giocatore importante".
I quattro giocatori rimasti nel cuore di Cairo - "Cerci, con cui ho avuto un buon feeling, forse perché giocava ala destra come me, ed è stato il primo acquisto importante dopo il ritorno in serie A. Darmian, un ragazzo per bene, che ha conquistato ogni cosa poco a poco, resistendo alle difficoltà: mi specchiavo in lui. Quagliarella, perché ho sempre cercato di riportarlo al Toro, e Ogbonna, che con me si è sempre comportato con grande eleganza".
Obiettivi per il futuro - "Lo Scudetto è improbabile, ma possiamo puntare la Coppa Italia e tornare in Europa. Grazie a nuovi giovani da valorizzare e non necessariamente da vendere. A Darmian lo avevo promesso, potevo negargli il Manchester United? Però Maksimovic è rimasto. Poi lavorare di più sul marketing e fare Toro Channel".