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Cairo: "Duemila posti in più ad Alessandria? Ci stiamo lavorando. Ho detto di no per nove miei giocatori"

di Emanuele Pastorella
Fonte: nostri inviati a Bormio Elena Rossin ed Emanuele Pastorella

Il presidente Urbano Cairo ha parlato, ai microfoni di Torino Channel, dal ritiro di Bormio in Valtellina: "Ci stiamo preparando per l’Europa, l’importante sarà non prendere sottogamba l’impegno. Perché Alessandria? Anche a me sarebbe piaciuto giocare a casa nostra, al Grande Torino, o in uno stadio più grande: ci abbiamo provato con San Siro, con Reggio Emilia, con Bologna, con Firenze, con tutti gli impianti, ma nessuno poteva ospitarci. L’unica alternativa sarebbe stata Udine, ma era davvero troppo distante. Allora ho pensato di andare al Moccagatta, almeno i nostri tifosi potranno sostenerci. Stiamo lavorando per poter ospitare duemila tifosi in più: attendiamo notizie dall’Uefa, il nostro desiderio è quello di poter permettere a circa seimila persone di poter vedere il Toro in Europa".

Su Belotti e Zaza: "Sono amici, è importante che si aiutino. Ho seguito la partita contro il Merano, ho visto Zaza: sta bene, è in forma e sono fiducioso che possa fare un grande campionato. Zaza l'ho voluto fortemente io, ha finito il campionato alla grande e penso che possa giocare insieme a Belotti".

Sul mercato: "È dal 4 maggio che dico di voler tenere tutti i migliori: la squadra è forte, può diventare ancora più forte. Mazzarri sarà un valore aggiunto. Oggi diventa difficile inserire qualcuno di nuovo: abbiamo una squadra importante, forse potrebbe esserci la ciliegina. Vediamo se troviamo l'opportunità giusta. Verdi? De Laurentiis è un amico, bel rapporto, però non mi regala i giocatori. Questo non vuole che non abbiamo alternative: ci sono obiettivi di pari livello, poi si sceglie. È importante la compatibilità economica: meno male che avevamo i conti in regola per poter subentrare al posto del Milan. Per ora abbiamo tenuto tutto il meglio, speriamo di riuscirci fino alla fine: tenere i migliori è come prendere un top player. Non abbiamo nemmeno un euro di debiti pur non avendo venduto nessuno. Abbiamo venduto solo giocatori fuori dal progetto come Niang, Ljajic e Avelar. Abbiamo fatto rientrare Lyanco, che è importante e mi hanno chiesto. Abbiamo una difesa di altissimo livello. Siamo pronti a fare le cose, ma devono essere logiche e devono permettere il salto di qualità. Lo pensa anche Mazzarri, vuole solo gente che sia un valore aggiunto. Posso dire che ho dovuto dire di no per nove miei giocatori".


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