Cairo: "I casi di Zaniolo e Tonali compatteranno ancora di più il gruppo dell'Italia"
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato ai media presenti a margine del Festival dello Sport di Trento: "Lunedì abbiamo presentato le tre tappe torinesi del Giro d'Italia, la prima tappa del 4 maggio passa da Superga per ricordare il Grande Torino nel 75° anniversario della scomparsa. Sarà sicuramente un modo toccante. Così ricorderemo il Grande Torino non solo in Italia, dove già lo si fa, ma soprattutto lo faremo conoscere nel mondo, il Giro viene trasmesso in duecento paesi".
Passata la delusione del derby?
"Guardo avanti, il derby è passato. Però sentivo dire a Baggio che le sconfitte sono importanti e aiutano a crescere... Proviamo a consolarci così. Comunque dobbiamo crescere, abbiamo tante partite davanti e il derby di ritorno. Ora riprendiamo il cammino con determinazione, la squadra è rafforzata. Juric vuole avere più fanatismo ed è lui che deve trasmetterlo sempre di più".
Dopo il derby era affranto.
"Ci sta, anche io lo ero come tutti. Ok il dispiacere la sera e il giorno dopo, ma poi c'è da pensare a ripartire velocemente. Davanti c'è un campionato con altre trenta partite e la squadra merita di fare cose buone e migliorarsi. Non pensiamo a cosa è stato ma alle cose da fare. Se Juric vuole più fanatismo, bene, anche lui deve darne di più".
Preoccupato da quanto sta avvenendo a Coverciano con Zaniolo e Tonali?
"Sono brutte notizie, aspettiamo di vedere se saranno vere e confermate. Io non conosco praticamente nulla, ieri ho letto di Fagioli e oggi apprendo di altri due giocatori. Non so cosa sia vero, meglio non dire...".
Però Spalletti perde due giocatori.
"Questo dispiace molto, ma si deve fare con ciò che si ha senza pensare a quanto ti manca. Quando le cose accadono, va preso atto velocemente e senza tempo da perdere. Così farà Spalletti, non è uno che piange sul latte versato o si autocommisera: penserà a chi chiamare al loro posto e questa cosa secondo me, in qualche modo, compatterà ancora di più il gruppo".
Avvilente che riguardi ragazzi così giovani?
"Non giudichiamo cose che non conosciamo, dispiace ma vediamo se è vero. Non ho informazioni per esprimermi bene, l'importante è ora che la Nazionale si compatti per le due partite importante che ha davanti".
Spalletti potrà pescare dal Toro?
"Stava già pescando, poi purtroppo Buongiorno si è fatto male. Spalletti è molto attento, conosce i giocatori e sono molto contento di lui. È un grande allenatore e un vincente. Il suo fu un inizio di carriera complicato ma ha saputo reagire, fino a crescere in maniera esponenziale e fare campionati fantastici".
Cosa l'ha sorpresa in positivo e in negativo nella Serie A?
"Le milanesi vanno bene, il Toro può certamente fare di più. Io penso a casa mia, importante riprendere velocemente il cammino. Non do patenti ad altri...".
Quando lavorava con Berlusconi avrebbe immaginato di arrivare dove è oggi?
"Ho sempre avuto molta voglia di fare cose, lavorare con lui mi ha molto aiutato, mi ha insegnato molte cose. Io poi ho cercato di svilupparne altre, in modo diverso. Ogni persona ha un suo carattere e delle capacità che sviluppa. Da lui ho imparato, poi ho applicato le cose seguendo la mia personalità. Ricordo che quando scalai RCS, il giorno dopo mi chiamò per farmi i complimenti perché, mi disse, ero riuscito dove lui non ce l'aveva mai fatta".