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Cairo: "Inseguo Mazzarri da dieci anni, averlo qui mitiga la delusione per Mihajlovic"

di Alex Bembi

Dopo l’improvviso ribaltone in panchina, oggi è il giorno della prima conferenza stampa del nuovo allenatore del Torino Fc: Walter Mazzarri. Con lui, nella pancia dello stadio Grande Torino, il Presidente Cairo per presentare ai media il tecnico livornese.

Le prime parole del Presidente: “Non ero più abituato a fare conferenze di questo genere perché non esoneravo un tecnico dal marzo 2011. Purtroppo abbiamo dovuto farlo ora, dico purtroppo perché non è mai una bella cosa e ho imparato non solo in ambito sportivo che la continuità è importante. Con Petrachi e Comi abbiamo dovuto prendere questa decisione che mi divide: sono dispiaciuto per Mihajlovic, ma contento di aver preso un allenatore come Mazzarri che inseguo dal 2007. In quel caso venne a trovarmi il mister a Milano, visita di cortesia perché lui era già in parola con un'altra squadra, ma ci fu subito feeling tra noi, restammo insieme fino alle due di notte. Ora dopo oltre 10 anni sono riuscito a prenderlo, non serve che lo presenti perché conoscete tutti la sua carriera, dalla promozione col Livorno alla salvezza incredibile della Reggina pesantemente penalizzata in classifica. Ricordo anche gli anni della Samp e soprattutto il lavoro di Napoli dove, anche alla luce delle rose che aveva a disposizione, fece un lavoro straordinario. Il dispiacere della delusione di aver dovuto esonerare Mihajlovic mi è mitigato dal piacere di avere qui ora Mazzarri”.

“Di Mazzarri mi è sempre piaciuto, quando lo vedevo giocare contro la mia squadra, era vedere una persona totalmente dedicata e determinata a portare la squadra al miglior risultato possibile. Aveva una grande organizzazione, molto efficace. Dopo le cose fatte a reggio avrei davvero voluto portarlo a Torino, perché vedevo in lui una persona attenta al dettaglio, che non perde di vista nulla. La visione d’insieme è importante, ma l’attenzione al dettaglio fa poi la differenza. Anche dettagli piccolissimi come organizzare il viaggio per la trasferta o una parola in più o in meno al giocatore che poi in campo ti fa la differenza. Mazzarri è un essere umano totalmente finalizzato all’obiettivo della sua squadra. Con lui abbiamo avuto, tramite Petrachi, contatti anche prima di prendere Mihajlovic, ma non se ne fece nulla. Ora è realtà e siamo tutti molto contenti”.


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