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Cairo: "Per il Fila ci impegniamo"

di Elena Rossin

Questa mattina presso la sede del comune di Torino, nell’aula “Capi Gruppo”, si è tenuta l’audizione del presidente del Torino Urbano Cairo da parte delle commissioni Patrimonio e Sport. L’intento delle due commissioni era quello di sapere dal presidente granata se il Torino Fc sarebbe stato uno dei soci fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia. All’audizione erano presenti oltre al presidente Urbano Cairo, accompagnato dal consigliere Giuseppe Ferrauto e dall’addetto stampa Alberto Barile, i membri delle due commissioni capitanati dai due presidenti Gioacchino Cuntrò e Luca Cassiani e l’assessore allo sport, grandi eventi sportivi e tempo libero Giuseppe Sbriglio.

Dopo il saluto iniziale e i ringraziamenti di rito Cuntrò, che presiedeva l’audizione, ha ricordato che grazie alla delibera del ventiquattro marzo scorso la città di Torino ha concesso i diritti di superficie dell’aerea dove sorgeva il Fila alla costituenda Fondazione Stadio Filadelfia, area che vale 1.460.000 euro. Poi rivolgendosi a Cairo gli ha domandato che posizioni intendeva assumere il Torino rispetto alla ricostruzione del Filadelfia. Il presidente del Torino ha risposto: “Grazie dell’invito, sono venuto volentieri perché credo che sia giusto dopo tanto tempo che oggi si faccia il punto della situazione, visto che fra pochi giorni davanti al notaio si costituirà la Fondazione. Fino a quando sarò presidente, e ribadisco che a fine stagione venderò il Torino, non mi esimerò dal partecipare alla vita della società. Grazie all’estinzione delle ipoteche si è giunti a poter procedere alla ricostruzione del Fila. E’ intenzione della società avere anche un centro sportivo e una sede in modo da lasciare l’attuale soprattutto per i poveri condomini dello stabile, che in più occasioni vedono imbrattato il portone (riferendosi al lancio di pomodori recentemente avvenuto, ndr). Confermo l’impegno di aderire alla Fondazione davanti al notaio e confermo anche quello che avevo già detto in passato che vogliamo spostare il centro di allenamento dall’attuale (la Sisport, ndr) al Filadelfia. Il Fila, una volta ricostruito, potrà ospitare la sede, il Museo, la palestra, il campo principale di allenamento e quello secondario, i magazzini e forse anche il pensionato e tutto quello che potrà esservi aggiunto. Però prima dovremo capire che tipo di progetto verrà realizzato e chi si siederà con noi davanti al notaio e se per la realizzazione si potrà accedere ai finanziamenti del credito sportivo”.

Dopo l’intervento di Cairo hanno preso la parola Marco Grimaldi che ha chiesto al presidente granata di impegnarsi anche per lo stadio Olimpico e ha ribadito che il comune è disposto a concedere al Torino Fc il diritto di superficie, come fece con la Juventus per lo stadio Delle Alpi. Il consigliere ha ricordato che è in scadenza il contratto di affitto dell’Olimpico e che dalla prossima stagione sportiva la Juve giocherà nel suo stadio e di conseguenza bisognerà rinegoziare i termini di locazione dell’impianto con il Torino, che rimarrà l’unico fruitore. La consigliera Emanuela Savini ha incentrato il suo intervento su quanto ammonterà l’apporto finanziario del Torino una volta che, dopo la costituzione della Fondazione, si passerà all’operatività del progetto, soprattutto se cambierà la proprietà del Torino Fc. Il consigliere Luca Cassiani ha sottolineato che gli impegni contrattuali che prenderà il Torino Fc dovranno poi essere mantenuti anche dai nuovi proprietari e che le istituzioni comunali vigileranno affinché sull’area del Filadelfia non vengano effettuate delle speculazioni e che l’impianto che verrà edificato dovrà essere conforme alle norme stabilite dalla Figc e dalla Uefa. Il consigliere Gavino Olmeo ha ribadito anche lui che deve essere chiara la cifra che intenderà stanziare il Torino Fc per la ricostruzione del Fila, ma che allo stesso tempo si può capire che Cairo non possa prendere impegni per chi verrà dopo di lui. L’assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio ha ringraziato Cairo per gli impegni assunti, gli uffici comunali per il lavoro che negli anni hanno svolto e le rappresentanze dei tifosi che hanno sempre collaborato per risolvere la questione Filadelfia ed arrivare alla ricostruzione. L’assessore ha dichiarato che il Comune per la data del ventotto marzo, indicata per trovarsi davanti al notaio e firmare l’atto di costituzione della Fondazione Stadio Filadelfia, presenterà tutta la documentazione necessaria e ha auspicato che anche tutti gli altri soggetti, che vorranno essere fra i soci fondatori, siano pronti altrimenti questa data potrà slittare di qualche giorno. Sbriglio ha anche ribadito che il Comune è disponibile a trattare con il Torino Fc per lo stadio Olimpico e per l’area ex Combi. E riferendosi al contratto d’affitto in scadenza dello stadio ha ricordato che alla Juventus è stata data la disponibilità di giocare nell’impianto dell’Olimpico all’inizio del prossimo campionato, se il suo nuovo stadio non avrà ancora ottenuto i permessi definitivi per disputare le gare. L’assessore ha ricordato di aver scritto al Torino Fc per proporre un accordo sul rinnovo del contratto di affitto dell’Olimpico o per forme diverse di gestione, in linea con quelle che vengono effettuate nei confronti delle società di calcio nelle altre città italiane. Sbriglio ha ricordato che attualmente i costi di manutenzione straordinaria dell’Olimpico ammontano a 500.000 euro all’anno e a questa cifra vanno aggiunte le rate del mutuo stipulato per la riedificazione dell’impianto, avvenuta in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

Agli interventi dei politici il presidente Cairo ha risposto: “Per quel che riguarda l’affitto dell’Olimpico ci incontreremo prossimamente, invece per i diritti di superficie dello stadio e l’area ex Combi si erano già in passato abbozzati dei discorsi, però il sindaco Chiamparino ha preferito rimandarli a dopo le elezioni comunali (che si terranno il 15 e il 16 maggio prossimi, ndr), quindi il Torino è disponibile a riparlarne con il prossimo sindaco. Su quanti soldi il Torino Fc è disposto a stanziare per la ricostruzione del Filadelfia è prematuro parlarne, perché al momento le cifre sarebbero quantificate a casaccio poiché prima bisogna decidere cosa fare esattamente, vedere i progetti e quanti soldi sono necessari per realizzarli. In più bisogna sapere precisamente chi parteciperà alla ricostruzione e con quali disponibilità economiche e solo allora il Torino potrà quantificare la sua parte. E’ impensabile che i costi della ricostruzione possano ricadere solo sul Torino Fc, perché la demolizione del Filadelfia è avvenuta quattordici anni fa e io sono presidente solo da sei anni scarsi. In questi anni io ho cercato di sensibilizzare tutte le componenti per la rinascita del Fila, non dico di essere stato il fautore, ma ho profuso impegno per far si che ci si trovasse davanti a un notaio”. Infine Cuntrò ha chiuso l’audizione ribadendo la disponibilità della città di Torino e prendendo atto della disponibilità di Cairo, in quanto proprietario della società Torino FC, di essere fra i soci fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia che con la sua costituzione darà avvio all’iter che porterà alla ricostruzione del Filadelfia, stadio del Grande Torino.

Finita l’audizione Cairo è andato via, ha salutato tutti, ma non ha voluto rilasciare interviste o dichiarazioni ai numerosi giornalisti presenti. Al collega Fabrizio Turco di Quartarete tv che gli chiedeva se avesse ricevuto telefonate da potenziali acquirenti del Torino, sorridendo Cairo ha risposto: “Mi hai telefonato tu”.
 


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