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Cairo, si confessa

di Raffaella Bon

Le prime confessioni di Urbano Cairo. Prima della conferenza stampa di presentazione di Walter Alfredo Novellino, il presidente del Torino confida in assoluta esclusiva a Novantesimo.it le motivazioni che l'hanno spinto a questa decisa sterzata: "Io ho richiamato lui perchè non ha mai sbagliato in nessuna piazza. Lo scorso anno non ha dato il massimo, ma è stato penalizzato da situazioni svantaggiose, come giocatori inadatti al suo modulo di gioco preferito il 4-4-2 e mancanza di sintonia con la direzione sportiva. E' un allenatore di livello, e sulla piazza non c'era niente meglio di lui. L'ho scelto non perchè era al libro paga, ma quanto alle sue capacità. Problemi con Antonelli?Si, ma lui ora non c'è più". Non manca un giudizio sull'operato di De Biasi: "Si era partiti insieme rispettando le scelte che faceva in grande sintonia, ma in realtà abbiamo perso troppe partite, preso troppi gol, troppi indizi che mi hanno convinto dell'assoluta necessità di un cambio". Nessun problema nemmeno con i tifosi, l'ottimo rapporto non è stato scalfito neppure dalla lettera di contestazione dei giorni scorsi: "Io ho ricevuto molta positività da parte dei tifosi, anche quando sono uscito dallo stadio, mi hanno accolto bene ed ho un rapporto splendido. La lettera era molto autoreferenziale, è stata scritta da pochi che non rappresentano minimamente l'opinione della stragrande maggioranza dei tifosi". Grande fiducia è riposta in tre uomini in particolare, quelli che dovranno aiutare il Torino ad uscire fuori da questa situazione complicata: "Amoruso ha fatto bene, Bianchi un po' meno ma sono giocatori di grandi qualità che vanno solo aspettati. Ci viuole poco per sbloccarsi e io  ho grande fiducia in loro ed in Rosina. Alessandro sarà per noi un grande valore aggiunto, giocatore importante che deve adeguarsi alla squadra e all'allenatore e le sue scelte e sono sicuro che saprà adeguarsi alle esigenze della squadra.  

Bocce ferme, invece, per quanto concerne il calciomercato: "Adesso aspettiamo, arriviamo alla sosta per bene e poi valuteremo il da farsi, magari qualche piccolo intervento sarà fatto ma al momento non c'è assolutamente nulla. Il problema non sono i giocatori, che ne abbiamo tanti. Poi valuteremo se il caso di fare qualche intervento con calma Corradi, Osvaldo e Pazzini?Non c'è niente di concreto e di sensato” 


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